Pubblicato il: 18/03/2024 alle 18:30
Egregie Autorita della citta di Caltanissetta,
in qualita di cittadini consapevoli del quartiere storico di S. Venera, nonche come membri del Comitato di Quartiere Santa Croce, desideriamo esprimere le nostre preoccupazioni circa ii futuro della nostra citta e del suo patrimonio culturale.
Rivolgiamo questo nostro appello al fine di manifestare gravi inquietudini in merito alla decisione di trasformare ii Convento delle Benedettine, adiacente la chiesa di Santa Croce, in un centro di accoglienza per indigenti senza tetto e per individui sottoposti a misure alternative alla detenzione.
Questo progetto, promosso dal Giunta Comunale, mira a ottenere finanziamenti dal Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo (FSE), rientrando nel programma nazionale “Metro Plus Citta Medie Sud 2021-2027”, finanziamenti pari ad un importo di 4,3 milioni di€. destinati al settore abitativo. Progetto che deve essere presentato entro ii mese di marzo. Queste informazioni sono state riportate dal quotidiano “La Sicilia”, sezione cronaca di Caltanissetta, datata 28.02.2024.
Rammentiamo che, in passato, tale struttura era adibita al centro culturale “Regalpetra”, Parco Letterario Leonardo Sciascia, progetto vincitore di un concorso promosso dal Comune di Caltanissetta, dal Comune di Racalmuto e dalla Fondazione Leonardo Sciascia. Tale parco letterario rappresentava e rappresenta un'importante risorsa per studenti universitari e non, Pro Loco oltre che uno spazio per le attivita della Banda musicale cittadina.
Con profondo rammarico e sorpresa, apprendiamo solo adesso di questa decisione, e siamo vivamente preoccupati vista l'importanza che ii centro culturale ha avuto e potrebbe ancora avere nel tessuto sociale e artistico della nostra comunita. Questa aspetto risulta ancor piu significativo in vista del 2025, anno in cui Agrigento sara designata Citta della Cultura; pertanto, diventa fondamentale preservare e promuovere le nostre radici culturali e storiche in preparazione degli eventi che dovranno necessariamente promuovere l'immagine culturale della nostra citta. L'edificio storico in questione rappresenta un elemento cruciale di questo patrimonio, e la sua trasformazione in un centro di accoglienza per senza tetto rischia di compromettere irrimediabilmente parte della nostra identita storica e culturale.
La decisione di destinare un edificio storico ad un centre di accoglienza per senza tetto, e non solo, comporta numerose problematiche che non possono essere ignorate. lnnanzitutto, ci preoccupa ii possibile aumento del degrado
nel quartiere e dell'intere centre storico di Caltanissetta, gia gravemente colpito da fenomeni di abbandono e degrade. lnoltre, la nuova destinazione d'uso potrebbe ulteriormente ridurre ii valore percepito della zona nel contesto urbane, che gia soffre di una reputazione negativa dovuta alla presenza di individui non nativi, spesso ubriachi o coinvolti in attivita poco consoni al rispetto delle leggi. La presenza di un centre di accoglienza per senza tetto e per individui senza residenza sottoposti a misure alternative alla detenzione in questa zona portera ad un ulteriore degrade percepito dell'ambiente urbane, compremettendo ulteriormente la gia scarsa sicurezza
e la qualita della vita dei residenti e dei visitatori. E importante sottolineare
anche ii numero degli interventi di Polizia registrati nell'ultimi anni nel Convento, cosa che ha comportato una minore frequentazione della parrecchia e della chiesa da parte dei fedeli residenti.
Ancora questa decisione potrebbe anche influenzare negativamente ii valore economico degli immobili residenziali e commerciali, come si evidenzia facilmente dall'Osservatorio de! Mercato lmmobiliare dell'Agenzia delle Entrate (OMI). lnoltre, ancora, questa decisione vanifica gli sforzi compiuti per valorizzare ii tessuto sociale cittadino e ii nostro patrimonio culturale, ostacolando ii potenziale sviluppo turistico della citta. A tal proposito non va sottaciuto ii fatto che ii Comitato di Quartiere ha nel tempo speso con successo iniziative che hanno rafforzato l'identita storica e culturale della citta in riferimento al Convento della Benedettine; tra queste iniziative ci piace ricordare ii ruolo di premotore turistico, oltre che identitario, della Spina Santa e della Crecetta di Caltanissetta, dolci che promuovono l'immagine della citta, da non dimenticare che furono anche fucina di formazione e di ispirazione di Leonardo Sciascia.
Contestiamo fermamente questa decisione sia nella forma che nella
sostanza, soprattutto perche non sono stati coinvolti in alcun modo i residenti. La decisione e stata “calata” dall'alto senza tenere conto delle opinioni di chi
vive ii quartiere. Questi abitanti oggi si treveranno cos] a subire un ulteriore degrade del proprio ambiente urbane. Contestiamo tale scelta anche perche
siamo consapevoli che l'unico motivo che sottende questa decisione e la
volonta di ottenere ingenti finanziamenti, ignorando del tutto i conseguenti impatti sociali ed economici per i residenti del quartiere e dell'intere centre storico cittadino.
Chiediamo pertanto alle autorita competenti di riconsiderare questa decisione e di intravedere nell'ambito del patrimonio immobiliare Comunale altre alternative disponibili, che consentirebbero di conciliare le esigenze sociali con la tutela del nostro patrimonio storico e culturale. Siamo convinti che
esistano soluzioni creative e sostenibili che possano garantire un'accoglienza dignitosa per le persone senza tetto, senza con questo compromettere ulteriormente ii futuro del nostro centro storico e ii suo valore s·ocio-culturale ed economico.
Riteniamo, visto l'impatto sociale di questa scelta, che le prossime future amministrazioni comunali dovranno gestire le negative e pesanti conseguenze di questa decisione.
Pensiamo quindi, cosi come si e fatto per la scalinata Silvio Pellico che e
stata riconvertita nei lavori che riguarderanno la Scalinata A. Manzoni, altrettanto si puo pensare di fare per questa decisione. Tutto cio mantenendo ii finanziamento in essere senza compromettere gli aspetti economici e i risvolti sociali che questa decisione comporta.
Siamo pronti a collaborare attivamente, come abbiamo sempre fatto, con le istituzioni locali, le organizzazioni della societa civile e i cittadini per trovare soluzioni condivise che rispettino gli interessi di tutti e gli obiettivi che si vogliono raggiungere per la nostra citta.
E un dato di fatto che da anni ci troviamo nelle ultime posizioni della
graduatoria del Sole 24 Ore, cio per la mancanza di una visione strategica dell'identita e carattere della nostra citta.
La filosofia ispiratrice di queste decisioni e quella di privilegiare l'esecuzione
del progetto che movimenta somme provenienti dall'Europa o dallo Stato; senza minimamente considerare gli impatti sociali e la visione di sviluppo cittadino che invece dovrebbe guidare la scelta e l'esecuzione dei progetti.
Siamo consapevoli che, uniti, possiamo costruire un futuro migliore per Caltanissetta, basato sulla solidarieta, ii rispetto e la valorizzazione della nostra identita culturale.
In mancanza di una risposta concreta che condivida la nostra legittima
richiesta, saremo costretti ad intraprendere le azioni consentite dalle leggi.
Vi ringraziamo per l'attenzione e la considerazione che vorrete dedicare a questa importante ques• e.
Cordiali saluti,
Caltanissetta, 15.03.202 Residenti del Quartiere Santa Venera