Pubblicato il: 19/03/2024 alle 11:44
Oltre 50 studenti che si sono iscritti all’università italo-bosniaca, guidata dal presidente del dipartimento tecnico-scientifico di studi europei Jean Monnet, il palermitano Salvatore Messina, presenteranno una class action davanti al tribunale di Londra, dove ha sede una delle società in cui confluivano i soldi pagati dagli iscritti ai corsi. IL professore Messina è ricercato. Dalla Bosnia sono partiti infatti sette mandati di arresto per questa vicenda, sulla quale indaga anche la procura di Palermo.
L’azione collettiva è finalizzata alla richiesta di risarcimento del danno subito dai ragazzi che, non solo hanno sborsato migliaia di euro per lauree non riconosciute dal ministero per la Ricerca scientifica, ma hanno per anni frequentato inutilmente corsi privi di qualunque valore legale.
L’azione di risarcimento sarà portata avanti dagli avvocati Gabriele Giambrone e Mario Bellavista dello studio legale Giambrone & Partners che nei prossimi giorni depositeranno una denuncia anche alla procura di Palermo che da mesi indaga per truffa sul cosiddetto Bosnia-Gate, che vede al centro proprio Messina.
Sono stati in centinaia tra il 2022 e il 2023 a iscriversi pagando costose rette annuali – fino a 20 mila euro – per una laurea in Medicina, Odontoiatria e Farmacia, Veterinaria, Fisioterapia e Logopedia, Podologia, Ortottica e Infermieristica. Nel mirino dell’inchiesta della Procura di Palermo sono finiti anche alcuni ospedali presso i quali l’università garantiva il tirocinio agli studenti.