Pubblicato il: 21/03/2024 alle 16:11
Sono ancora in deposito nel cimitero di Altavilla Milicia le salme dei due fratelli, il sedicenne Kevin e il piccolo Emanuel di 5 anni, i cui corpi senza vita dopo terribili torture sono stati trovati nella villa lo scorso 11 febbraio. A ucciderli, assieme alla madre Antonella, il padre Giovanni Barreca e la figlia di 17 anni. Le salme non sono state ancora tumulate perché nel cimitero non ci sono posti. A fare la scoperta un appuntato dei carabinieri in pensione. “Il 16 marzo è morto mio cognato – racconta Nicola Martorana -, dopo la funzione siamo andati al cimitero e la salma di mio cognato è stata messa in deposito. Qui abbiamo visto che ci sono ancora le salme dei due ragazzini uccisi nella terebice vicenda di Altavilla e altre tre bare, due uomini e una donna. Un uomo è morto da sei mesi e si trova ancora lì. Nella camera mortuaria c’era un cattivo odore insopportabile. Non ci è stato detto quando sarà seppellito mio cognato. E’ davvero ingiusto”.
Anche l'ex sindaco di Altavilla Nino Parini ha attaccato l’amministrazione comunale. “Non ci sono più posti disponibili al cimitero – dice -. Ma lo spettacolo è davvero penoso. E purtroppo la cronaca di una lunga agonia durata oltre 10 anni e giunta al suo epilogo finale con le salme in deposito. Al momento sarebbero circa 6 le salme giacenti in deposito che sono in attesa di ricevere una degna sepoltura. Alcune da pochi giorni, ed altre anche da diversi mesi. Fra queste, anche i feretri degli sfortunati fratellini Kevin ed Emanuel Barreca, e un’altra salma che, di sicuro, sarà in giacenza da almeno sei mesi viste le forti esalazioni che emana e che vi lascio solo immaginare, dovute alla decomposizione. Cosa che renderebbe quel magazzino quasi inaccessibile oltre che insalubre”. Il sindaco Pino Virga afferma che presto le salme saranno seppellite. “Si tratta di alcune settimane stiamo realizzando altre 20 loculi e a seguire se ne realizzeranno altri 45 – dice -. Nel frattempo stiamo facendo una ricognizione per eseguire alcune estumulazioni e accelerare le sepolture della salme in deposito”.