Pubblicato il: 01/04/2015 alle 08:00
Prosegue il viaggio dell'esperienza di una donna in gravidanza con il supporto delle esperte di Seguonews, l'ostetrica Cettina Andaloro e la ginecologa Daniela Anzelmo. Dopo aver sottolineato le evoluzioni del feto e le analisi che bisogna effettuare, le esperte ricordano che, anche dopo aver superato la fase critica del primo trimestre, la donna deve “prendersi cura di sé stessa” e rispettare alcune regole che garantiscono la sua salute e quella del bambino. L’utero, in questa fase, è in crescita dato che è salito sopra al livello del bacino e comincia a diventare evidente. Allo stesso modo cresce anche il volume del sangue circolante che sta crescendo in modo da supportare la gravidanza. Il volto ha una luce ed un colorito particolare, dovuto all’aumento del volume di sangue in circolo. Anche i seni stanno cambiando dal momento che iniziano a produrre il colostro, il primo alimento che assumerà il bambino allattandolo dopo la nascita. Diventa evidente l'oscuramento della pigmentazione che interessa i capezzoli e compare una linea un po' più scura dalla zona pubica fino all'ombelico, detta linea alba.
Il bisogno impellente di urinare frequentemente deriva sia dal fatto che il bambino preme sulla vescica sia dai reni che devono lavorare maggiormente per far fronte alla maggiore quantità di fluido e di sangue prodotto dalle donne in gravidanza. E' normale avere perdite di urina quando si tossisce o starnutisce e, per migliorare o risolvere questi problemi, è consigliabile incominciare a fare esercizi per il rafforzamento pelvico.
Durante la gravidanza ci sono diverse comuni infezioni batteriche che possono comparire come infezioni del tratto urinario e le vaginosi batteriche: quest’ultime aumentano il rischio di una rottura prematura del sacco amniotico e di un aborto o una nascita prematura e quindi devono essere curate con farmaci prescritti dal medico. Le infezioni del tratto urinario invece, se trascurate, possono portare ad un’infezione renale, la pielonefrite, e quindi comportare una nascita prematura. Per evitarle, occorre non indossare vestiti o slip troppo stretti, bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e non trattenere la pipì.
L'aumento degli ormoni può provocare anche mal di testa. Per migliorare la situazione il consiglio è di bere molta acqua e riposarsi spesso. Nel caso in cui il mal di testa persista si può assumere paracetamolo, ma è sempre consigliabile farlo sotto controllo medico.
In caso di crampi alle gambe, evitare di adottare la stessa posizione per troppo tempo, provare a camminare e a fare esercizi per distendere i muscoli del polpaccio, e sempre bere molta acqua. Un bagno caldo può migliorare la situazione. A volte i crampi son dovuti a carenza di alcuni minerali come il magnesio. In questo caso aumentare il consumo di verdure a foglia verde, cereali integrali, noci e latte.
La placenta è diventata il collegamento vitale tra mamma e bambino ed ha molte funzioni. Essa consente alle sostanze nutritive (vitamine, minerali, grassi e proteine) e all'ossigeno di passare al bambino, ed ai rifiuti prodotti dal bambino (l’anidride carbonica e i materiali di scarto) di essere espulsi attraverso il corpo materno. Tutto questo avviene, normalmente, senza che il sangue materno e fatale si mescolino.
Il nutrimento viene tutto dalla placenta. Ènecessario quindi ricordarsi che tutto quello che si mangia e beve giunge al bambino.
Mangiare in maniera sana aiuterà ad assicurare che il bambino abbia un buon peso alla nascita e che non risenta di complicazioni. Una dieta bilanciata deve possedere la corretta combinazione di carboidrati, vitamine, minerali, proteine e grassi. Mangiare frutta e verdure in abbondanza, ma senza eccedere, è inoltre essenziale per non avere delle carenze alimentari. Fare piccoli pasti frequenti aiuta a migliorare il bruciore di stomaco. Una buona alimentazione, infatti, sarà utile per superare lo stress della gravidanza e riprendersi velocemente dopo il parto.
Qualche considerazione è dovuta sul sesso in gravidanza. Infatti, a dispetto di quanto molte donne possano pensare, non danneggia il bambino, dato che è protetto dal liquido amniotico all’interno dell’utero e il muco chiude il collo dell’utero proteggendolo da eventuali infezioni. Il sesso potrebbe essere evitato solo nel caso ci siano stati precedenti aborti spontanei, nascite premature, problemi di incompetenza cervicale, sanguinamenti e perdite ematiche vaginali o se il partner abbia qualche infezione.
Contattare subito il ginecologo o il medico di famiglia se si ha qualche preoccupazione e non aspettare fino alla prossima visita.
Per approfondire: