Pubblicato il: 06/11/2015 alle 08:20
Rubrica a cura del centro di formazione della Croce Rossa di Caltanissetta
Una miccia difficile da estinguere. Nell’acqua si nuota, si gioca, si fa ginnastica, ma in certe condizioni, essa può costituire un rischio per la salute. La presenza contemporanea di tante persone, l’elevata temperatura e l’umidità sono, infatti, fattori che favoriscono l’insorgere di infezioni: le più spesso chiamate in causa, sono le micosi cutanee, le verruche, le otiti e le congiuntiviti.
Le micosi cutanee sono infezioni dello strato corneo dell'epidermide dovute a funghi patogeni: microrganismi uni o pluricellulari saprofiti, che vivono nelle piante, negli animali o nell'uomo, incapaci dì vita autonoma poiché non sono in grado di mettere in atto la fotosintesi clorofilliana a partire dall'acqua o dall’anidride carbonica, cosicché devono dipendere da altre forme vitali per nutrirsi del loro materiale organico.
I funghi responsabili delle dermatomicosi si suddividono in dermatofiti e lieviti. I primi si nutrono di cheratina e parassitano sia nello strato corneo sia negli annessi cutanei (peli, capelli, unghie). I secondi, invece, colonizzano la cute e le mucose.
L’infezione da funghi è favorita da condizioni di elevata umidità sulla pelle. Le forme più frequenti sono la Pytiriasi versicolor, le onicomicosi, il piede d'atleta e le micosi delle pieghe cutanee. Altri fattori che favoriscono l'infezione fungina sono l'obesità, il diabete mellito, l'uso eccessivo di detergenti, terapie prolungate con antibiotici, cortisonici, o farmaci immunodepressivi (per esempio nei trapiantati) in quanto le difese immunitarie sono compromesse, così come accade in chi è affetto da particolari patologie (AIDS, tumori).
Non tutti coloro che entrano in contatto con uno di questi microrganismi poi svilupperanno un'infezione. Non tutti i tipi di cute, infatti, sono un terreno favorevole per i funghi; la maggior parte dei miceti inoltre attecchisce quando la pelle presenta abrasioni più o meno vistose, oppure quando le difese immunitarie sono più deboli».
Una micosi può persistere a lungo, se non adeguatamente curata, estendendosi ad altre parti del corpo o diffondendosi ad altre persone, e pertanto deve essere curata e bonificata.
La prevenzione e il trattamento
•Non lavare la cute con prodotti oleosi, perché antitraspiranti. Preferire saponi a pH leggermente acido e blanda azione antibatterica (estratto di timo, zolfo, usnato di rame ecc.).
•Dopo la doccia, asciugare con cura ogni parte del corpo per eliminare del tutto l’umidità. Per la stessa ragione , non restare troppo a lungo con il costume bagnato addosso.
•Non camminare a piedi nudi sui bordi della piscina o n elle docce e negli spogliatoi comuni; indossare sempre ciabattine di gomma personali .
•Lavare e asciugare bene tutti gli indumenti, che si sono usati in piscina o al mare. Nel caso in cui si sia contratta un’infezione, dopo il lavaggio lasciare i capi infetti per tre giorni in un sacchetto di plastica insieme ad un batuffolo di cotone imbevuto di formalina al 40 per cento. In questo modo si evita il rischio di “autocontagio”.
•Evitare lo scambio di ciabatte, asciugamani, accappatoi e indumenti vari per limitare la possibilità d’infezione ad altre persone.
•Non usare capi in fibra sintetica e/o troppo aderenti: se la pelle non traspira, si creano macerazioni che diventano terreno fertile per i funghi. Preferire indumenti in cotone, in lino o in lana, da cambiare quotidianamente.
•Scegliere scarpe da ginnastica traspiranti e usare solette al carbone vegetale o alla clorofilla.
•Tagliare spesso le unghie, evitando di mangiarsele. Sterilizzare o gettare dopo l’uso strumenti taglienti come le lamette, forbici, rasoi ecc. usati su aree infette (che non devono mai essere condivisi con altri).
•Seguire attentamente le istruzioni e le modalità prescritte dal dermatologo, ricordando che la cura di molte micosi può richiedere parecchie settimane o mesi.
Per approfondire: