Pubblicato il: 25/12/2015 alle 08:10
A cura del centro di formazione della Croce Rossa di Caltanissetta
Dopo aver approfondito la scorsa settimana i problemi legati alla labirintite saranno chiarite le cause e i pericoli.
La labirintite di solito è causata da un virus, ma può anche essere provocata da un’infezione batterica (spesso ha origine dopo un’infezione delle vie aeree superiori), da un trauma alla testa, da situazioni di grave stress, da un’allergia oppure da una reazione a un farmaco. Sia la labirintite di origine batterica sia quella di origine virale possono causare sordità permanente, ma per fortuna si tratta di un’eventualità rara.
Esistono poche prove dirette che ci inducono a pensare che la labirintite abbia una causa virale, ma l’esperienza dimostra che molti virus sono davvero in grado di causare l’infiammazione del labirinto. Spesso la labirintite virale ha origine dopo un’infezione delle vie respiratorie superiori ed è contagiosa.
Tra le possibili cause virali si include: cytomegalovirus, virus della parotite, virus della varicella, virus del morbillo, virus dell’influenza, virus della parainfluenza, virus della rosolia, virus dell’herpes simplex, adenovirus, coxsackievirus, virus sinciziale respiratorio (pneumovirus),
I principali sintomi caratteristici della labirintite sono: Vertigine, stordimento,perdita dell’udito, nausea e vomito, acufene, sudorazione, scialorrea (saliva che cola per difficoltà di deglutizione), malessere generalizzato, ipercapnia (aumento di anidride carbonica nel sangue), nistagmo (movimento involontario dell’occhio).
Oltre alle vertigini (anomala sensazione di movimento), l’ansia cronica è un effetto collaterale frequente della labirintite, che può provocare anche: attacchi di panico, derealizzazione, depressione.
Spesso l’attacco di panico è uno dei primi sintomi che accompagna l’insorgenza della labirintite.
Le vertigini potrebbero anche essere provocate da uno stato di grave ansia, mentre la labirintite, da sola, può facilitare la comparsa e la ricorrenza degli attacchi di panico.
Pericoli
Se l’orecchio interno subisce danni permanenti, il decorso della malattia di solito si divide in tre fasi:
1.una fase acuta, che può comprendere sintomi gravi come vertigini e vomito
2.due settimane circa di sintomi subacuti, seguiti da una guarigione rapida
3.una fase finale cronica di compensazione, che può durare mesi o anni.
I sintomi acuti, cioè le vertigini, la nausea e il vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite, invece la riduzione dell’udito varia maggiormente da persona a persona.
Non è stato riportato alcun decesso associato alla labirintite, tranne nel caso di meningite o di sepsi gravissima (malattia sistemica dovuta all’attivazione del sistema immunitario in seguito alla presenza di batteri o loro tossine nel sangue).
Cosa fare?
Poiché l’ansia interferisce con il processo di compensazione dell’equilibrio è importante curare il prima possibile il disturbo ansioso e/o depressivo, per permettere al cervello di compensare un eventuale danno vestibolare. L’ansia acuta può essere curata sul breve periodo con cure palliative e evitando di assumere farmaci se non sotto cotrollo del medico.
Non è consigliabile fare un uso protratto di questi farmaci antidepressivi, perché le benzodiazepine generano dipendenza e potrebbero provocare interferenze con la compensazione vestibolare.
Gli esperimenti dimostrano che alcuni antidepressivi (gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, SSRI) potrebbero essere più efficaci per la terapia della labirintite. La loro azione consiste nell’alleviare i sintomi dell’ansia e potrebbero stimolare la ricrescita neurale nell’orecchio interno favorendo la comparsa di una compensazione vestibolare più rapida.
La labirintite virale dovrebbe essere curata nelle prime fasi previa visita specialistica. Sottolineiamo come sia importante la figura di uno specialista ed evitare le cure fai da te che non hanno nessun fondamento scientifico.
Per approfondire: Prevenzione e primo soccorso: i suggerimenti del Centro Formazione della Croce Rossa di Caltanissetta