Pubblicato il: 29/01/2016 alle 09:59
La sclerosi multipla è una patologia cronica infiammatoria neuro degenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) che rappresenta la prima causa di disabilità non traumatica di giovani adulti, in genere colpisce nella fascia di età tra i 20-40 anni, ma in molti casi i pazienti hanno un’età vicina ai 50 anni.
Una patologia che ha un forte impatto sociale che si manifesta quando il soggetto è ancora nel pieno delle proprie forze e pronto a vivere la propria vita per raggiungere le proprie aspettative sia lavorative sia personali.
In Italia si contano circa 75.000 casi, ma in Sicilia i valori (circa 6.000 casi) superano quelli della media delle singole regioni e questi valori si innalzano soprattutto nelle province di Caltanissetta ed Enna.
“Mi appello alla sensibilità delle autorità regionali competenti affinché si cominci a lavorare per meglio indagare, conoscere con certezza e colmare questa grave lacuna, che caratterizza una società poco attenta alla tutela della salute e benessere dei nostri concittadini e soprattutto connota noi stessi come persone la cui vita e preziosa salute nulla hanno di valore”. Questo è quanto dichiarato dal sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri in una lettera indirizzata al Presidente Anci Sicilia Leoluca Orlando.
“La genesi della malattia – ha proseguito il primo cittadino – è dovuta all’interazione di fattori genetici ed ambientali, a fronte di questi numeri, noti da anni, qualcuno ipotizza che tra le possibili cause, abbia tanta incidenza il particolare inquinamento del nostro territorio.
Nello specifico, si fa riferimento alle vecchie miniere abbandonate che, nel tempo illecitamente e in maniera occulta, sarebbero divenute luoghi di discarica e deposito per i rifiuti tossici e nucleari dei paesi ricchi del nord Europa.
Tutto questo avrebbe portato un così tale inquinamento del suolo e dell’aria nel territorio, da fare aumentare notevolmente in percentuale la presenza di forme tumorali fra i residenti della zona e del circondario.
Data la “scabrosità” della teoria che se dimostrata vera, con prove inoppugnabili e studiata a fondo, potrebbe far saltare un certo sistema socio-politico, si preferisce lasciar perdere e tutto rimane un: si dice che … o si pensa che..!
La regione Sicilia, pur essendo a conoscenza dell’aumento esponenziale delle malattie degenerative sul suo territorio, non ha mai dato incarico ad esperti per avviare uno studio scientifico e rigoroso che possa accertare la responsabilità di eventuali fattori ambientali nella così alta incidenza nelle province sopra menzionate”.