Pubblicato il: 11/04/2024 alle 12:26
I carabinieri della stazione di Caltanissetta hanno arrestato un uomo di 45 anni per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L'uomo, di origini romene ma residente a Caltanissetta, avrebbe maltrattato la compagna, sua connazionale di 57 anni, a partire da luglio 2023 anno fino al 6 aprile scorso, quando i carabinieri sono intevenuti dopo la segnalazione della nuora della donna. Sarebbe stata proprio quest'ultima a porre fine alle violenze.
La donna ha raccontato ai carabinieri che da giorni provava a contattare la suocera – che le aveva detto di essere stata picchiata – senza ottenere alcuna risposta fino a quando, preoccupata, aveva deciso di recarsi nella sua abitazione. Ed è stato qui che ha trovato la suocera piena di lividi agli occhi e al mento. A quel punto le ha scattato delle foto che ha mostrato ai carabinieri. Quando i militari dell'Arma si sono recati in casa della vittima per verificare le sue condizioni quest'ultima ha raccontato di essere stata picchiata tre giorni prima dal compagno, e che spesso quest'ultimo si ubriacava.
La donna ha raccontato inoltre che il compagno avrebbe tenuto questi comportamenti violenti da quando erano andati a convivere, ossia da 16 mesi a questa parte, e che non si era mai recata al pronto soccorso per paura delle reazioni dell'uomo. Durante l'intervento dei carabinieri l'uomo si era anche avvicinato alla vittima dicendole “E' vero che non è successo nulla” e lei aveva risposto di sì. La vittima ha mostrato ai carabinieri di avere le chiamate bloccate in uscita. E così è stata la nuora a contattarli anche perché le era stato raccomandato dalla vittima di farlo in un posto lontano dalla sua abitazione e dal compagno, altrimenti l'avrebbe sentita.
La nuora ha raccontato che in passato aveva assistito personalmente a scene di violenza in quella casa. Davanti ai suoi occhi l'uomo avrebbe preso a testate la vittima facendole uscire sangue dal naso e provocandole vaste ecchimosi, l'avrebbe offesa, presa a calci e pugni minacciandola: “ti ammazzo”. A tutto questo si aggiungeva il sistematico danneggiamento di porte, sedie e tavoli dell'abitazione.
L'uomo, che aveva una gelosia morbosa nei confronti della vittima, le aveva anche rotto diversi cellulari. Il 45enne, difeso dall'avvocato Ferdinando Milia, dopo l'arresto è stato condotto in carcere. La misura cautelare è stata confermata dal gip Emanuela Carrabotta.