Èsulla genomica – branca della genetica che studia la caratterizzazione molecolare – che s'è focalizzato il corso formativo svoltosi presso la sala conferenze dell'Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta e organizzato dall'Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico “Oasi Maria Santissima” di Troina. L'integrazione strutturata della genomica negli interventi del sistema sanitario nazionale consente di trasferire le sue potenzialità nei processi diagnostici e terapeutici, nella medicina predittiva e nella farmacogenomica e di definire programmi pubblici di prevenzione maggiormente mirati ed economicamente vantaggiosi. L'Italia è stato il primo Paese europeo a dotarsi di un piano nazionale di genomica in sanità pubblica e a mettere in atto una serie di iniziative per la sua implementazione. Il corso s'è posto l'obiettivo di diffondere le conoscenze sui test genetici, sulla loro appropriatezza, sostenibilità e sul loro razionale impiego.
Ad aprire i lavori è stata la vice presidente dell'Ordine dei Medici, Gisella Maira, che ha detto: “La genomica è una nuova disciplina che apre nuovi orizzonti e sarà di supporto alla scienza medica. Lo studio delle basi molecolari permetterà di elaborare nuovi strumenti diagnostici e, conseguentemente, strategie terapeutiche e farmacologiche specifiche”.
La finalità del corso è quella di far conoscere a tutti i medici siciliani l'importanza della genomica nella Sanità. Questo fa parte dell'attività sanitaria quotidiana e consentirà di risparmiare per evitare di svolgere test genetici che non servono, ma soprattutto ad indirizzare i medici di base, i pediatri e gli specialisti sulle modalità migliori di utilizzo della genetica”, ha spiegato Corrado Romano, direttore dell'Unità operativa complessa di Pediatria e Genetica medica dell'Irccs “Oasi Maria Santissima” e coordinatore siciliano della Società Italiana di Genetica Umana.
Tra i relatori Giovanna Garofalo, responsabile tecnico del centro di Genetica medica dell'associazione “Casa Famiglia Rosetta”, che ha detto: “Abbiamo invitato al corso i medici di medicina generale in virtù del ruolo di informatori presso le famiglie che vivono un problema di malattia genetica. Ricordo che la nostra associazione, da oltre vent'anni, è presente su questo fronte per educare alla salute i giovani e le giovani coppie di fidanzati”.
All'evento formativo sono intervenuti anche Teresa Mattina (direttrice della Scuola di specializzazione in Genetica medica dell'Università degli studi di Catania), Maria Piccione (responsabile del centro di riferimento regionale per il controllo e la cura della sindrome di Down presso l'Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo e referente per la sicilia al tavolo ministeriale) e Francesca Torricelli (coordinatrice gruppo di lavoro Sanità della Società Italiana di Genetica Umana).