Si informano gli Organi di stampa che una quarantina di associazioni locali culturali, di volontariato, Club Service, produttive, sportive e ricreative hanno inviato, in data 26 ottobre 2016 ai vertici sanitari nazionali e regionali della Sanità, una vibrante protesta in ordine alla paventata chiusura del Pronto Soccorso di Niscemi (CL). Il documento delle associazioni si concludeva con la richiesta di una risposta scritta ai quesiti posti e di un incontro istituzionale con il presidente della Regione Rosario Crocetta e l'assessore regionale alla Sanità Baldassare Gucciardi.
Dopo una vana attesa fino ad oggi di una risposta, le associazioni cittadine denunciano all'opinione pubblica il completo silenzio da parte di tutti i destinatari del suddetto documento che riguarda la salvaguardia del sacrosanto diritto alla salute per una popolazione di 28 mila abitanti – martoriata da un inquinamento ambientale dovuto al vicino petrolchimico di Gela per oltre mezzo secolo; da un inquinamento, elettromagnetico (proveniente dalla Base Usa, attiva dal 1991 con le 46 antenne Nrtf, e ora con le parabole del Muos); con un territorio soggetto ad alto rischio sismico e di dissesto idrogeologico servito da una viabilità-precaria.
Nei giorni scorsi le associazioni, nella convinzione che il problema sanitario è un problema squisitamente politico, hanno scritto al Capo dell'Amministrazione comunale e al Presidente del Consiglio comunale perché amministratori e consiglieri comunali, ciascuno con i propri referenti politici, facciano forti pressioni in modo che la ventilata soppressione del Pronto Soccorso dell'ospedale “Suor Cecilia Basaroccodi Niscemi” e il conseguente completo ridimensionamento del nostro presidio ospedaliero, previsti dal Piano regionale di riordino della rete sanitaria in Sicilia, non abbiano malauguratamente a verificarsi.
I responsabili delle scriventi associazioni – nell'assicurare la piena e completa collaborazione ad ogni iniziativa condivisa tesa a ottenere il rilancio del nostro presidio ospedaliero – indicano nell'Associazione FAI-ANTIRACKET-NISCEMI “Ninetta Burgio”, Via Scuole n. 4, Niscemi (e-mail: antiracket.niscemi@libero.it) – la sede presso cui inviare qualsiasi comunicazione.