Trapiantato un rene al posto della milza, con una tecnica innovativa e rivoluzionaria su una bimba che dalla nascita non ha potuto bere e urinare. L'intervento eccezionale, annunciato come una prima mondiale, è stato eseguito tra il 9 e il 10 dicembre all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Protagonista la piccola R., una bimba di 6 anni in dialisi dalla nascita presso l'ospedale Infantile Regina Margherita per una rarissima anomalia dello sviluppo del rene, associata a una complessa malformazione dei vasi sanguigni addominali.
“La bambina ora sta molto bene – dicono i sanitari – ha ripreso a urinare immediatamente e finalmente a bere dopo 6 anni di anuria e di divieto assoluto di bere, diventato ormai insostenibile”. Era già stato tentato un trapianto di rene nell'agosto 2014, che purtroppo non aveva ripreso a funzionare a causa delle anomalie vascolari. Il sistema immunitario della bambina aveva però risposto “in maniera vigorosa allo stimolo rappresentato dalle caratteristiche tessutali incompatibili del rene trapiantato”, spiegano i medici.
Un ulteriore trapianto di rene risultava dunque molto problematico, sia per la complessità del collegamento vascolare con la piccola ricevente, sia per la necessità di reperire un organo particolarmente compatibile. Poiché la dialisi richiede un accesso vascolare per consentire la purificazione del sangue tramite la macchina, le anomalie vascolari della piccola bambina ponevano anche il rischio di non poter più avvalersi di vasi adeguati, mettendone a rischio la vita.
Il caso di R. è stato seguito “con particolare passione e dedizione dall'équipe del trapianto renale pediatrico di Bruno Gianoglio (direttore di Nefrologia del Regina Margherita), che ha coinvolto tutte le figure professionali del Dipartimento dei trapianti”, riferiscono dalla struttura. La complessità chirurgica è stata gestita da Renato Romagnoli (del team di Mauro Salizzoni), dai chirurghi vascolari diretti da Maurizio Merlo e dall'équipe degli urologi di Paolo Gontero, entrambi dedicati al trapianto renale dell'adulto dell'ospedale Molinette, in stretta collaborazione con Licia Peruzzi, responsabile clinica del trapianto renale pediatrico, e con gli anestesisti del gruppo di Pier Paolo Donadio, professionisti dedicati alle Molinette al trapianto di fegato e di rene su pazienti adulti e pediatrici.
La particolare malformazione della bambina rendeva impossibile l'impianto del rene donato con la classica tecnica convenzionale. L'unica possibilità per poter eseguire il trapianto nella cavità addominale era quindi quella di utilizzare un'altra via di collegamento al circolo sanguigno. Inoltre la particolare condizione immunologica della bambina, che rendeva pressoché impossibile trovare un donatore compatibile, è stata gestita dall'Immunogenetica dei trapianti, diretta da Antonio Amoroso, che ha identificato con tecniche avanzate quali potessero essere gli abbinamenti giusti per il trapianto. Così, con il supporto del Centro regionale trapianti, la bambina è stata iscritta nella lista di urgenza nazionale.
(Fonte Adnkronos.it)
https://www.adnkronos.com/salute/medicina/2016/12/14/rene-posto-della-milza-salva-bimba-anni-torino-primo-trapianto-mondo_x7YZWRhCFRGCqNWkDoaiaP.html