Pubblicato il: 30/12/2016 alle 10:42
Abbracci e baci che hanno caratterizzato le festività natalizie e i giorni precedenti, con una girandola di incontri, hanno lasciato il segno in fatto di contagi, con bimbi e ragazzi tra i più colpiti. Solo nella settimana di Natale, quella dal 19 al 25 dicembre, si stima infatti che siano stati quasi mezzo milione gli italiani costretti a letto per l'influenza, per la precisione 438.600. Un brusco aumento, quasi 177mila casi in più, rispetto alla settimana precedente, in cui erano stati 261.800.
A rilevarlo l'ultimo monitoraggio della rete Influnet, coordinata dall'Istituto Superiore di Sanità, che si è avvalso delle segnalazioni di 693 medici ‘sentinella' sul territorio. Prima conseguenza è la situazione di sovraffollamento nei Pronto soccorso in varie città, dal nord al sud dell'Italia, con un consistente aumento dei casi gravi dovuti alle complicanze dell'influenza soprattutto nei pazienti anziani.
I casi complessivi dall'inizio della sorveglianza, a metà ottobre, ad oggi sono oltre un milione trecentomila (1.329.900).
La curva epidemica dell'influenza anticipa l'ascesa rispetto alle precedenti stagioni, ed è questo su cui focalizzano l'attenzione gli esperti, pur non rilevando al momento particolari elementi di preoccupazione o allarme rispetto alle stagioni precedenti. “La peculiarità di quest'anno è un inizio dell'epidemia anticipato, prima rispetto all'attesa. Èuna tendenza che si rileva anche a livello europeo”, spiega Caterina Rizzo, medico epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità.
“Probabilmente la stagione potrebbe essere più virulenta, ma per il momento chi si è vaccinato è coperto”, evidenzia inoltre Antonino Bella, responsabile sorveglianza Influnet. Bambini e ragazzi sono i più colpiti, come spesso accade, ma nell'ultima settimana presa in esame in particolar modo. In queste fascia di età, infatti, l'incidenza è raddoppiata rispetto alla settimana precedente. Se infatti il valore totale è pari a 7,23 casi per mille assistiti, tra i neonati e i più piccoli, nella fascia di età 0-4 anni, è pari invece a 21,10 casi per mille assistiti; in quella di bimbi e ragazzi, 5-14 anni, a 13,51, mentre scende nella fascia 15-64 anni fino a 5,99. In tutte le Regioni italiane, evidenzia il rapporto Influnet, è iniziato il periodo epidemico, ovvero quello maggiormente a rischio contagio. A fare eccezione solo la Basilicata. In Piemonte, Val d'Aosta, nella P.A. di Trento, in Emilia- Romagna, nelle Marche e in Campania si osserva un'incidenza pari o superiore a 10 casi per mille assistiti, anche se l'ultimo monitoraggio della rete Influnet specifica che l'incidenza in alcune regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato i dati.