Pubblicato il: 21/04/2024 alle 11:02
I facsimile della candidata al consiglio comunale Lisa Faraci, attualmente consigliere in carica, sarebbero stati al centro della lite finita con una scazzottata nella sede del Movimento 5 Stelle di corso Umberto a Caltanissetta. Secondo ambiente vicini al partito la vicenda ruota tutta attorno a un “no” che il coordinatore del Movimento, Alberto Scalia, avrebbe detto all'attivista Luca Rizza.
Quest'ultimo a quanto pare ieri pomeriggio si era recato al comitato insieme al fratello per chiedere di poter avere i volantini di Lisa Faraci e al diniego secco di Alberto Scalia si sarebbe scatenato il finimondo. Un dispetto quello di Scalia secondo alcuni. Ma al momento non è dato sapere i motivi che hanno spinto il coordinatore a negare quei facsimile a due componenti del suo stesso movimento.
Sta di fatto che dalle parole, in breve tempo, si è passati ai pugni. E alla fine Scalia ha fatto intervenire una volante della polizia. Il coordinatore del movimento è stato soccorso dal 118 e trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia con una ferita al sopracciglio. Non passa inosservato, e non si sa quanto abbia potuto pesare sulla lite, il fatto che la figlia di Alberto Scalia, Federica, è anche lei candidata al consiglio comunale. Certo è che, in piena campagna elettorale, la lite non ha fatto bene al movimento.
A molti che in quel momento passeggiavano su corso Umberto non è sfuggita la presenza di ambulanza e polizia. Sulla vicenda tace il sindaco Roberto Gambino. Impegnato in diverse iniziative cittadine ha pubblicato storie e post, ma nulla sull'accaduto. Così come i protagonisti della vicenda.