Pubblicato il: 25/06/2013 alle 22:45
Ègiallo a Palermo. Un furto finito male? O forse soltanto una messinscena? Di certo c'è solo il cadavere di un vigile urbano. Che rientrando a casa si è insospettito appena ha visto che la porta della sua abitazione era stata forzata. Stava conversando al telefono con la sua compagna, le ha detto di rimanere in linea, ed è entrato nell'appartamento al secondo piano di una palazzina modesta in via Scillato, nel quartiere Noce, a Palermo. Poi ha gridato: “Polizia!”. Dall'altro lato dell'apparecchio la donna ha sentito uno sparo. “Mi hanno colpito! Mi hanno colpito!”, sono le ultime parole dell'uomo prima di crollare a terra. Poi, il silenzio. Mirco Vicari, 38 anni, vigile urbano, è stato centrato al petto dal proiettile sparato probabilmente con la sua pistola, forse dai ladri che aveva sorpreso a rubare in casa. In diretta ha sentito tutte le fasi del delitto la compagna, anche lei vigile urbano, che ha subito chiamato la polizia. Un mistero da risolvere per la Squadra Mobile che sta tentando di capire se è stata una rapina finita male o se qualcuno lo abbia atteso a casa per assassinarlo.
Vicari, ex lavoratore socialmente utile, tre anni fa assunto nel Corpo di polizia municipale, era separato ed aveva due figli di 9 e 11 anni. Faceva parte del Corpo militare della Croce Rossa Italiana. Era incaricato di svolgere i controlli nei mercati rionali della città e chi lo ha conosciuto, ricorda bene il suo rigore. E se si fosse trattato di un omicidio per vendetta? Il vigile martedì mattina era uscito di casa, portandosi la pistola, per andare a fare la spesa. Mentre rientrava – il suo turno sarebbe iniziato alle 14 – si è accorto che la porta era stata forzata. Èentrato, rimanendo al cellulare con la compagna con cui stava parlando, e ha segnalato la sua presenza urlando “polizia”. Poi il colpo e la fuga dei banditi. Da questo momento inizia il giallo. Quando è arrivata la polizia, la pistola d'ordinanza di Vicari, una calibro 9, era ancora per terra. Accanto alla porta d'ingresso dell'abitazione gli investigatori hanno trovato il televisore del vigile e, in un sacchetto, una macchina fotografica ed altri oggetti di valore: probabilmente i ladri hanno abbandonato la refurtiva prima di fuggire. Nessuno dei vicini avrebbe sentito o visto nulla. Interrogati dagli investigatori, c'è chi ha riferito di aver percepito il trambusto soltanto quando ha sentito le sirene delle Volanti e dell'ambulanza, arrivate sulla scena del crimine.