Pubblicato il: 27/06/2013 alle 08:19
I giudici del Tribunale di Marsala hanno assolto Jessica Pulizzi, la ventiseienne accusata di concorso nel sequestro della sorellastra Denise Pipitone. La piccola era scomparsa da Mazara del Vallo, nel Trapanese, il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni. I giudici hanno inflitto due anni all'ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, che era imputati solo di false dichiarazioni al pubblico ministero. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva chiesto 15 anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi. Il Tribunale si era ritirato in camera di consiglio alle 11 di martedì dopo un processo durato tre anni e mezzo.
L'imputata non era presente quando il collegio giudicante ha emesso la sentenza di assoluzione nei suo confronti dall'accusa di avere partecipato al sequestro della bambina. In aula non c'era nemmeno Anna Corona, madre di Jessica, mentre era presente il padre Piero Pulizzi, genitore anche di Denise, che ha commentato la sentenza con un laconico “non c'è giustizia… non c'è giustizia”.
Reazioni contrapposte, per ovvie ragioni, alla sentenza di oggi che chiude questa prima fase processuale. “Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo”. Così Piera Maggio, madre della piccola Denise, commenta a caldo la decisione dei giudici di Marsala. Davanti ai cronisti, Piera Maggio appare affranta. “Si è arrivati all'assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti -ha detto la donna -. C'è qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento”
“Non dico che non c'è giustizia, ma probabilmente il Tribunale non ha ben compreso tutti gli elementi. Solleciteremo la Procura di Marsala e anche la Procura generale di Palermo ad esaminare il caso e a proporre appello alla sentenza”. Lo dice l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre della piccola Denise Pipitone. Frazzitta aggiunge: “Non vorrei che questa assoluzione abbia un effetto boomerang per il procedimento che vede indagati Anna
Corona altri, sul quale il gip deve decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura”.
“Èuna sentenza giusta che interviene all'esito di una lunghissima attività dibattimentale dove sono stati fatti tutti gli approfondimenti necessari”, spiega l'avvocato Fabrizio Torre, uno dei difensori di Jessica Pulizzi. “Dirò a Jessica di viversi la vita serena e continuare a lavorare e pensare alla sua bambina. E anche alla signora Corona, perchè no”, aggiunge l'altro difensore Gioacchino Sbacchi. Commentando la formula assolutoria, che richiama l'insufficienza di prove, Sbacchi sostiene: “Non diciamo sciocchezze. L'assoluzione è assoluzione tanto che non può essere neppure impugnabile”.