Pubblicato il: 28/06/2013 alle 09:15
Chiuso il cerchio sul blitz antidroga “Cobra 2” che lunedì scorso aveva portato in carcere sei persone accusate di avere spacciato cocaina, marijuana e hashish tra Caltanissetta e San Cataldo. Mancava all'appello soltanto Gianmarco Ingaglio, sancataldese di 26 anni, che al momento della retata si trovava in Germania dove s'era trasferito per lavoro. Ieri la Squadra Mobile lo ha arrestato, notificandogli il mandato di cattura in cui Ingaglio è accusato di essere il braccio operativo di Marcello Toscano, il paninaro nisseno che – secondo le indagini – vedeva al sancataldese la droga acquistata a Palermo che Ingaglio poi avrebbe piazzato nella sua città. Ma secondo le carte dell'inchiesta, sarebbero sorti contrasti tra Ingaglio e Toscano perché il primo voleva gestire autonomamente lo smercio di “fumo” e “coca” a San Cataldo. Adesso Gianmarco Ingaglio si trova nel carcere “Malaspina” di Caltanissetta, in attesa di essere interrogato dal giudice per le indagini preliminari a cui potrà chiarire la sua posizione sulle accuse contestategli dalla Procura, che ha coordinato l'indagine della Mobile.
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