Pubblicato il: 28/06/2013 alle 18:49
Il Tribunale del Riesame di Caltanissetta ha annullato l'arresto di Liborio Cristian Scarlata, il ventottenne nisseno accusato di avere pedinato una ragazzina di 13 anni fino al portone dove è stata immobilizzata, spogliata e palpeggiata nelle parti intime. L'aggressione risale allo scorso 4 marzo in uno stabile vicino la via Don Minzoni. Per quest'accusa, Scarlata era finito agli arresti domiciliari a seguito dell'ordinanza del Gip Alessandra Giunta che era stata chiesta dal pubblico ministero Maria Pia Ticino, titolare dell'indagine della Squadra Mobile.
I giudici del Riesame oggi hanno accolto il ricorso dell'avvocato Massimiliano Bellini, revocando il provvedimento cautelare e disponendo, quindi, l'immediata liberazione di Scarlata. Al momento è stato depositato soltanto il dispositivo, ma bisognerà attendere qualche giorno per conoscere le motivazioni con cui il collegio ha ritenuto di annullare l'ordinanza agli arresti domiciliari. La difesa, nel ricorso, ha sottolineato la presenza di diverse contraddizioni nelle varie testimonianze fornite dalla tredicenne, soprattutto sulle modalità di riconoscimento di Liborio Cristian Scarlata, così come sulla scarsa qualità del video registrato da una telecamera di sorveglianza che immortala il molestatore mentre insegue la minorenne e dopo mentre si allontana.