Pubblicato il: 28/06/2013 alle 19:32
Gaetano Biundo e Rosaria Nicosia, i due conviventi di Gela entrambi quarantenni e accusati dell'omicidio dell'ex marito della donna, Calogero Lo Coco, avrebbero agito per eccesso colposo in legittima difesa. I due imputati, venuti alla ribalta della cronaca come gli “amanti diabolici”, finirono in carcere due anni fa perchè accusati di aver ucciso la vittima soffocandolo con la margarina.
Oggi, davanti alla Corte d'Assise di Caltanissetta, s'è svolta la requisitoria del pubblico ministero Silvia Benetti che ha chiesto per i due imputati la condanna a 4 anni di carcere, attraverso la riqualifica del capo di imputazione da omicidio volontario in eccesso colposo in legittima difesa. Ma da alcune perizie emerse che Lo Coco, 40 anni e originario di Campobello di Licata, soffriva di problemi respiratori e la sera del 2 febbraio 2011 – dopo aver mangiato e bevuto in un ristorante vicino Gela – fece irruzione nella villetta di contrada Manfria dove c'era l'ex moglie, all'epoca incinta. Tra di loro scoppiò un litigio e poi Biundo, nuovo compagno della donna, uscì dal bagno dove si era nascosto e avrebbe afferrato per le spalle Lo Coco, mollandogli due schiaffi e comprimendo il braccio sul collo, impedendogli di respirare. Biundo, secondo la Procura, non poteva sapere delle patologie di cui era la vittima soffriva nè poteva immaginare che quel gesto ne provocasse il decesso. Una morte involontaria, dunque. I due conviventi-imputati si sono sempre dichiarati innocenti. Il prossimo 8 luglio i giudici d'assise entreranno in camera di consiglio per decidere la sentenza.
(foto da Tg10.it)