Pubblicato il: 05/07/2013 alle 07:57
Il caos ovunque. Popolo della movida nissena scandalizzato, gestori di bar, locali pubblici, discoteche e pub che fanno le ore piccole già pronti ad alzare le barricate quando in città è echeggiato un diktat, ma imposto da chi e partito da dove nessuno lo sa. “Vietato somministrare superalcolici oltre la mezzanotte”. Variegato il tam-tam: lo ha detto il sindaco Michele Campisi, ha fatto una nuova ordinanza, no è rimasta la stessa, anzi l'ha aggravata rispetto a quella emanata un anno fa. Frottole. Già, perché non vige nessuna ordinanza comunale che vieta ai gestori di vendere bevande alcoliche o superalcoliche, eccetto i limiti imposti dalla normativa nazionale con particolare riferimento ai minori. Ma allora chi, e per quale motivo, ha generato il panico? Èvero, esiste un'ordinanza – la numero 62 del 3 aprile 2012 – che porta la firma del sindaco: si riferisce al divieto di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche oltre la mezzanotte ma limitatamente al 5 aprile 2012, che ricadeva di Giovedì Santo, in occasione della manifestazione religiosa.
Ed è verissimo che esiste una seconda ordinanza emanata l'estate scorsa da Palazzo del Carmine – la numero 18 del 28 giugno 2012 – che disciplina le diffusioni sonore nei pubblici esercizi, secondo un orario prestabilito che però concede spazio a deroghe per i titolari di pub e altri locali che organizzano eventi musicali e altre manifestazioni. Un provvedimento voluto anche per tutelare il riposo dei nisseni.
La notizia dell'ordinanza anti-alcol-dopo-la-mezzanotte ha fatto imbestialire tutti, soprattutto i commercianti che in questo periodo di crisi nera si sono visti toccare i potenziali incassi estivi. “Capisco che siamo in campagna elettorale e fa comodo a tutti speculare, ma qui si esagera. Vorrei sapere chi ha messo in giro questa voce falsa – dice senza mezzi termini a SEGUONEWS il sindaco Michele Campisi -. Non è assolutamente vero che abbia emanato una ordinanza relativa all'uso limitato di bevande alcoliche. Su questa materia vale la norma prevista dal testo unico di pubblica sicurezza secondo cui i gestori dei locali devono interrompere vendita e somministrazione di bevande entro le 3 di notte. Non ho mai fatto nulla di diverso – aggiunge ancora Campisi – salvo emettere l'ordinanza che regolamenta la diffusione della musica per abbassare i livelli di inquinamento acustico. Peraltro voglio ricordare che questa ordinanza prevede una deroga per il limite d'orario legata alla conclusione di un evento, che può essere posticipato fino all'una di notte. Ci sono stati gestori di locali che mi hanno chiesto una deroga perché organizzavano concerti, serate di karoake altre manifestazioni e l'ho concessa senza problemi”.