Pubblicato il: 07/05/2024 alle 06:38
Mentre il primo Cittadino gira la città in cerca di nuove inaugurazioni feste e festini e scambiando una vena acquifera cosiddetta “sorgiva” che è presente lì da anni confermato anche dagli stessi residenti, zona in cui Siciliacque dichiara il guasto di un tratto di condotta in contrada Sabucina, i Nisseni che hanno deciso di fissare dimora in campagna, nei cosiddetti “villini” che si espandono attorno alla cinta urbana, vivono momenti estremamente difficili, quasi drammatici, perché non riescono più ad ricevere nelle loro case l’acqua con regolarità tramite la condotta e perché, da ultimo, non riescono più a trovare autotrasportatori privati in grado di rifornire le loro cisterne, come è finora accaduto in sostituzione degli irregolari e limitati rifornimenti.
Davvero accorato il grido di allarme di un cittadino residente in via Pietro Leone, che nella giornata di Domenica dopo sei giorni di mancata erogazione, non sapendo più a chi rivolgersi, ha deciso di “sfogarsi” raccontandomi l’accaduto. <<In questa zona dice il cittadino, nonostante si paga l’acqua più cara di tutta la Regione e forse anche oltre lo stretto, siamo quindi obbligati ad integrare il quantitativo che arriva dalle condotte con autobotti di privati, il cui costo varia dalle 80 € alle 100 € per ogni carico di 8 mila litri di acqua, quantità che alle volte viene anche pagata a prezzo pieno, pur avendo una riserva di 5 mila litri, quantità che una famiglia media esaurisce in meno di una settimana. Andiamo avanti cosi, tra disagi e maggiori costi>>.
Il fatto nuovo, di ieri, è che il fornitore di acqua a cui il nostro concittadino si rivolge abitualmente per il trasporto di una cisterna d’acqua, gli ha fatto sapere di non poterlo più accontentare, probabilmente perché non ha più la possibilità di procurarsi l’acqua. Insomma, assieme ai miei familiari non sappiamo più come fare, ma il primo cittadino continua a fare dirette live sull’emergenza idrica senza ottenere alcun risultato, dando l’impressione che si tratti solamente di fumo negli occhi per placare i cittadini esasperati.
La soluzione per andare avanti? <<Sono andato al supermercato ed ho acquistato venti cassette d’acqua. Utilizzeremo quella per lavarci. Ma la situazione è ormai insostenibile, non solo per i disagi, ma sempre di più per il peso economico che siamo chiamati a sostenere per potere avere in casa quantitativi di acqua minimi ma essenziali>>.
Orgoglio Nisseno
IL Segretario Organizzativo
Vincenzo Pennica
il fatto è che all’amministrazione di caltaqua e siciliaqua vi sono solo figli di papà, o mogli di professionisti totalmente nullafacenti giunti li totalmente incompetenti solo x raccomandazioni e intrallazzi vari.
Tutto il mio plauso invece agli operai e ai tecnici che sgobbano x cercare di farci avere l’acqua.
Gli uffici di caltaqua con circa 60 sfaticati che girano i pollici a spese nostre.
Ho un caro amico della Costa d’Avorio che mi riferisce come nel suo paese l’acqua h24 e x inefficienze minori scattano le manette.
Guarda caso l’azienda che rifornisce d’acqua Madrid ( 3 milioni di abitanti) ha meno impiegati di caltaqua.
Anche con la siccità se nn vi fossero tubi colabrodo che perdono il 60 % dell’acqua, avremmo un servizio idrico h24.
Invito tutti a fare una manifestazione forte sotto la sede di caltaqua x fare sentire la nostra voce a tali pseudo impiegati sfaticati.
bravissimo sign. russo ma si dovrebbe fare una petizione che o mandano fuori a tutti e si ritorna alla vecchia maniera o nn si vota nessuno ma purtroppo siamo in una città di merda e mi vergogno pure a dire che sn cittadino nisseno al 3 mondo si sta meglio
Vada in Africa, passi un anno li e poi mi dirà se il terzo mondo è meglio della città dove vive adesso.
Non arriverebbe nemmeno ad una settimana, altro che un anno. Comunque fare campagna elettorale sulla pelle degli altri ( Centrodestra o Centrosinistra, cambia veramente poco! ) non è proprio cosa onorevole.
La colpa più grande è di coloro che votano gli incompetenti. Andate a votare alle prossime elezioni ma soprattutto scegliete la competenza…e non la convenienza, sia che si voti il sindaco, regionali, nazionali e soprattutto europee.
Mi permetto di ricordare a me stesso, senza avere parenti o amici in Caltacqua, che la responsabilità di questa crisi idrica è da imputare a Sicilacque che non fa manutenzione sulla rete idrica di distribuzione dagli invasi alle città, creando per questo i disservizi di cui tutti ci lamentiamo. Capisco Pennica che, in quanto candidato avversario, debba trovare il colpevole nell’amministrazione uscente e nel sindaco, ma questo dà la misura della qualità di chi, candidandosi in consiglio comunale, pretende di rappresentare gli interessi dei cittadini dicendo bugie a fini elettorali… diffidate gente, DIFFIDATE!!!