Pubblicato il: 25/07/2013 alle 05:00
“Sono qui alla Polizia della Camera, sto sporgendo denuncia e non contro ignoti: chi mi sta infangando su Facebook ha un nome e un cognome”. Alessandro Pagano, deputato del Pdl, è furente per le frasi che gli sono state attribuite in Rete in queste ore. “Qualcuno ha scritto – denuncia – che io avrei sostenuto che la legge sull'omofobia è sbagliata perché un proprietario di casa non sarebbe più libero di non affittare casa a un gay o un padre di ricattare il proprio figlio per renderlo eterosessuale. Avrei detto che l'omosessualità è il male. Idiozie, io non ho mai detto cose del genere”, assicura.
“Queste frasi sono state scritte per delegittimarmi – si dice convinto – bisognerà capire chi ha marciato su tutto questo. La mia storia politica, umana e culturale non mi consentirebbe mai di dire cose di questo tipo”. Pagano non é tra i sostenitori di una legge sull'omofobia. “L'Italia per me non ne ha bisogno – spiega – perchè a mio avviso si tratterebbe di una legge bavaglio che limiterebbe la libertà di opinione”, introducendo, “di fatto, un vero e proprio reato di opinione che conferirebbe il potere di poter discriminare a discrezione. Mi viene in mente la Francia giacobina del vox populi vox dei, dove si finiva per tagliare la testa a ogni malcapitato di turno”.
Una legge di questo tipo, secondo il parlamentare del centrodestra, verrebbe usata “solo da omosessuali ideologizzati”, dando “a taluni un'arma per attaccare l'opinione legittima di altri, si pensi ad esempio a chi è a favore della famiglia naturale e porta avanti questa idea. In Francia e in Inghilterra si sono già registrati diversi casi, siamo davvero di fronte a un reato di opinione. Anche i concetti che sto esprimendo ora potrebbero essere motivo di denuncia”. Ma Pagano sconfessa nettamente le frasi che gli sono state attribuite sul social network: “Se davvero le avessi pronunciate – spiega – sarebbe gravissimo. Odio e violenza non sono ammissibili e ai mascalzoni che vi fanno ricorso vanno applicate tutte le sanzioni del caso. Ma le leggi per loro ci sono e sono contenute nel Codice penale. Del resto, si sa, i cretini da che mondo e mondo sono sempre esistiti”.