Pubblicato il: 04/08/2013 alle 09:55
Chiedono una legge regionale che predisponga maggiori strumenti finalizzati al ritrovamento dei loro cari e il prossimo 9 settembre protesteranno davanti la sede dell’Ars per ottenerla. Sono le famiglie delle persone scomparse – oltre 2.400 dal 1973 ad oggi in Sicilia – alcune delle quali hanno partecipato all’incontro tenutosi a Palazzo delle Aquile col sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Il primo cittadino ha dichiarato che “ogni 3 agosto sarà la Giornata dedicata alle persone scomparse”. Lo stesso giorno in cui 6 anni fa scomparivano Antonio Maiorana e il figlio Stefano di 22 anni. La madre, Rossella Accardo, da anni è impegnata in prima persona per scoprire la verità su quella misteriosa scomparsa, e “la sua battaglia – precisa Orlando – è stata sposata dal Comune”.
“Ringrazio il sindaco Orlando per aver deciso di dar voce alle persone senza voce – ha dichiarato Rossella Accardo –. Troppi quesiti restano senza risposta, eppure le indagini vengono chiuse”. A sei anni dalla scomparsa del marito e del figlio, la donna ha precisato: “Non è stata la mafia come affermano i pentiti, e gli stessi carabinieri escludono l’allontanamento volontario. Voglio conoscere la verità”.
I familiari delle persone scomparse chiedono al parlamento regionale una normativa per l’impiego di schermi interattivi in tutti i luoghi pubblici in cui far scorrere le foto delle persone, e una legge organica che preveda strumenti aggiuntivi rispetto alle indagini della magistratura attraverso l’impiego di tutti i mezzi tecnici attualmente non disponibili come i cani molecolari per le ricerche.
Ma l’attenzione degli intervenuti a Palazzo delle Aquile si è concentrata anche e soprattutto sul caso di Marcello Volpe, il giovane scomparso da Palermo il 12 luglio 2011 che sarebbe stato avvistato da un italiano a bordo di una metropolitana a Parigi lo scorso 16 luglio e riconosciuto successivamente da altre persone nella capitale francese. “Ho inviato una lettera al sindaco Delanoë chiedendo il suo aiuto nelle ricerche – ha affermato Orlando – e reso nota l’iniziativa anche all’ambasciata italiana a Parigi il 29 luglio. Un’ulteriore lettera è stata indirizzata anche al ministro Emma Bonino”.
Due le richieste che, a conclusione della conferenza stampa, il sindaco Leoluca Orlando inoltrerà al Governo nazionale: la prima, quella di una maggiore tempestività alle denunce di scomparsa.
“Molto spesso – ha continuato il Sindaco Orlando – quando sparisce un adulto si tende a prendere tempo, nella convinzione che la persona si possa essere allontanata volontariamente e come tale tornerà a breve. E passano nel frattempo quelle settimane e quei mesi irrecuperabili per il ritrovamento di chi si è allontanato. Basterebbe anche solo mettere la foto della persona su internet o, ancora meglio, creare un sito con i nomi e le foto di coloro che non sono più tornati a casa, per fare in modo che tutti possano accedervi”.
La seconda richiesta è, invece, che si possano “dotare le Questure italiane e quelle siciliane di ‘bloodhound’, ossia – ha spiegato il Sindaco – cani molecolari in grado di individuare i luoghi dove si è trovata una persona, annusando i suoi oggetti personali o quelli su cui è rimasta traccia”.