Pubblicato il: 08/08/2013 alle 14:13
Avevamo promesso di svolgere un intervento molto duro e forte di contrasto a tutto ciò che va sotto il femminicidio, promessa mantenuta”. Il premier Enrico Letta ha annunciato, al termine del Consiglio dei ministri, l'approvazione del Disegno di legge contro il femminicidio.
“Il cuore di questo decreto è questo: nel nostro Paese c'era bisogno di dare un segno fortissimo e anche un cambiamento radicale su questo tema”, ha detto ancora Letta dicendosi “molto orgoglioso” del decreto. Letta ha ancora spiegato che il Dl prevede un “intervento complessivo che serve a dare un grandissimo messaggio sul tema del femminicidio e di protezione di genere alla parte più debole della popolazione”.
“Quello che abbiamo fatto oggi – ha continuato il presidente del Consiglio – è importantissimo perché lanciamo un messaggio al Paese, non solo per le norme repressive che abbiamo introdotto ma proprio per il messaggio culturale che vogliamo lanciare, contro ogni forma di violenza verso i più deboli, contro ogni forma di machismo e di bullismo. Il governo vuole far sì che la protezione dei più deboli sia al centro di tutto”.
Letta ha poi voluto ringraziare l'ex ministro Josefa Idem che aveva avviato il provvedimento prima delle sue dimissioni seguite alle polemiche sulla sua palestra-abitazione: “Un grazie alla Idem, quello che abbiamo portato avanti è anche frutto di quel lavoro”. “Un grazie anche ad Alfano e alla Cancellieri, subito operativa nonostante l'incidente, ma non la ferma nessuno”, ha poi aggiunto il premier.
Il Consiglio dei ministri ha approvato anche una nuova disciplina per l'intervento della Protezione civile in caso di emergenza. “E' un intervento assolutamente fondamentale che dà al capo del Dipartimento della Protezione civile le responsabilità e le possibilità di gestire l'emergenza” senza “più quel giro articolato e complesso di burocrazia”, ha spiegato lo stesso premier.
Riguardo alle polemiche che hanno investito il governo negli ultimi giorni a causa delle tensioni tra Pd e Pdl, Letta ha dichiarato: ”Oggi il messaggio che diamo al Paese è di grandissima importanza ed è anche una risposta alle altre domande: noi lavoriamo determinatissimi”.
“Il governo non va in vacanza – ha poi annunciato -, lavora nel mese di agosto”: ha già fissato per il 23 agosto il prossimo Cdm e “noi due saremo in sede alternandoci” per tutto il mese.
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha spiegato che il decreto contro la violenza di genere e sui maltrattamenti “contiene la previsione dell'arresto in flagranza per i maltrattamenti e per lo stalking. I tribunali – ha continuato – potranno adottare delle ‘corsie preferenziali' per l'esame delle cause riguardanti i maltrattamenti”. Il decreto prevede inoltre il gratuito patrocino legale per chi è vittima di stalking o maltrattamenti e non si può permettere un difensore.
Tre, ha spiegato Alfano nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi per illustrare i contenuti del decreto, gli obiettivi del provvedimento. “Prevenire la violenza di genere, punire chi la commette e difendere le vittime. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è di intervenire prima che il reato venga commesso, proteggere la vittima, punire il colpevole e agire in modo tale che la catena della persecuzione, delle molestie e dello stalking non giunga alle conseguenze estreme dell'omicidio”.
“La pena – ha proseguito il ministro dell'Interno – è stata aumentata di un terzo se all'episodio di violenza assiste un minore fino all'età di 18 anni. Sanzioni più dure anche per chi maltratta una donna in stato di gravidanza e quella in cui la violenza sia stata commessa dal coniuge anche se separato o divorziato o dal compagno non convivente. La stessa aggravante è prevista anche per lo stalking”.
Punto essenziale delle nuove norme è l'irrevocabilità della querela. “In questo modo – ha spiegato ancora il ministro – quindi sottraiamo la vittima al rischio di ritorsioni o di intimidazioni che hanno lo scopo di far ritirare la denuncia”.
Giro di vite anche per il cosidetto cyberbullismo. “Puniamo severamente chi utilizza il canale informatico per fare molestie. Anche questa ci sembra una scelta molto importante come è importante il fatto che la magistratura potrà disporre l'allontanamento coatto da casa del coniuge violento. Se vi è il rischio che dalle minacce o dalle molestie possa derivare un pericolo grave, si può intervenire subito con un'azione preventiva del magistrato e disposta dal questore”.
La vittima di violenza dovrà essere informata costantemente sulla condizione giudiziaria in cui versa il denunciato. “Cerchiamo di correggere un punto di vulnerabilità del sistema normativo: spesso la vittima non sapeva che fine aveva fatto il processo a carico dell'autore delle violenze. Ora – ha detto ancora Alfano – ci sono una serie di norme che prevedono che la vittima sia informata. In modo tale che se c'è una scarcerazione dell'autore delle violenze, la vittima sia immediatamente messa al corrente”.
“Abbiamo visto che molti episodi di violenza domestica si verificano tra cittadini stranieri che vivono in Italia – ha aggiunto -. Per questo abbiamo deciso di concedere un permesso di soggiorno per motivi umanitari, esattamente come avviene per le vittime i tratta, per le persone straniere che subiscono maltrattamenti”.
Alfano ha poi annunciato: “Lo dico alla vigilia dell'avvio del campionato di calcio: abbiamo visto che la norma sull'arresto differito funziona molto bene. Sono diminuite le aggressioni alle forze dell'ordine, calati i reati negli stadi. Per questo abbiamo deciso di prorogare per tre anni, fino al giugno 2016, le norme sull'arresto differito”.