Pubblicato il: 09/08/2013 alle 10:18
“Per il nuovo anno scolastico hanno soppresso la quarta classe del corso serale per geometri e noi che abbiamo già frequentato le prime tre classi non possiamo più proseguire gli studi”?. E' l'allarme di 21 alunni-lavoratori che sinora hanno frequentato il corso serale per geometri all'Istituto ?”Majorana?” di Gela e che ora, con la soppressione della quarta classe (per la riduzione, a quanto pare, della spesa pubblica) non potranno più continuare gli studi e conseguire il diploma di geometra.
“?Significa che tutti i nostri sacrifici e sforzi sono stati inutili – hanno spiegato -. Significa che abbiamo studiato per tre anni pensando di ottenere un diploma e ora ci dicono che dobbiamo smettere perché è stata soppressa la quarta classe?”. Gli studenti hanno protestato all'Ufficio scolastico provinciale ma non hanno concluso nulla “ci hanno allargato le braccia dicendoci che non possono fare niente. Abbiamo anche parlato con l'?assistente amministrativo Giancarlo Cancemi che è il funzionario che si occupa di istituzione di corsi scolastici, ma la risposta è stata la stessa?”. I 21 alunni-lavoratori del corso serale per geometra del ?Maiorana? di Gela sono: Sabrina Amarù, Patrizia Bevilacqua, Claudia Burgio, Nuccio Caci, Nuccio Caiola, Angelo Gabriele Castelletti, Rosa Comito, Emanuele Di Silvestre, Luigi Duchetta, Cinzia Ferlenda, Salvo Iannello, Sebastiano Incardona, Emanuela Pingo, Giuseppe Pistritto, Antonino Radicia, Francesco Terranova, Grazia Trainito, Melissa Turco e Antonino Vallecchi. Tutti quanti hanno esternato la loro protesta in un volantino in cui sintetizzano le ragioni della protesta: “?Siamo 21 studenti della 3° geometri corso serale dell?'istituto statale Majorana di Gela. Dovremmo andare in quarta geometri, ma non potremo farlo perché il provveditorato di Caltanissetta ha deciso di no; dicono per motivi di spesa pubblica. Quindi siamo 21 studenti a cui è negato il prosieguo agli studi garantito dalla normativa e dalla Costituzione”. Hanno anche informato del fatto il direttore generale dell?'ufficio scolastico regionale al quale hanno chiesto “?come è possibile che 21 persone, tutte adulte e la maggior parte anche lavoratori, sono state lasciate a metà percorso senza nessuna reale possibilità di potere concludere il percorso formativo”.