Pubblicato il: 20/08/2013 alle 14:01
Tutte le forze politiche e sociali devono essere presenti lunedì 26 agosto in occasione del Consiglio comunale convocato per affrontare il futuro delle province siciliane. Èl’appello che Fabrizio Parla, rappresentante dell'associazione Giovani in Auge, rivolge in una nota indirizzata a tutti i partiti e ai deputati regionali espressi dal territorio nisseno, Gianluca Miccichè (Udc) e Giancarlo Cancelleri (Movimento 5 Stelle). Ma Parla in particolare chiede che alla riunione in programma la prossima settimana siano presenti i movimenti politici Casapound, Caltanissetta Protagonista, e i coordinamenti del Pdl e di Giovane Italia.
“La presenza delle forze politiche e sociali come delle tante associazioni impegnate sul territorio sarà fondamentale per la costituzione durante tale occasione di un comitato a difesa della nostra città. Le nostre perplessità e preoccupazioni – osserva Fabrizio Parla – sono lungi da qualsiasi polemica in merito all’abolizione delle Province, riforma ormai approvata che va a ledere e creare nocumento alla città di Caltanissetta e ad importanti istituzioni. Una città ormai depauperata dei suoi principali uffici; distretto militare, Banca d’Italia, uffici per gli studenti universitari (per citarne alcuni) spogliata dei suoi principali circuiti economici, rischia con una riforma fraudolenta di divenire da “cuore di Sicilia” ad una piccola costola di altri distretti”.
Per l'esponente dell'associazione Giovani in Auge “è necessario un intervento deciso a difesa della nostra città da parte della deputazione nazionale e regionale nonché da parte di tutte le istituzioni che hanno a cuore Caltanissetta in un contesto agonizzante che taglia speranze alle fasce deboli. Ora che la legge è stata approvata è necessario che si faccia chiarezza su quelle che sono le norme attuative, contestualmente alle competenze e la loro redistribuzione affinché la città non perda nulla e in modo tale che il riordino non sia lesivo della situazione socio-economica della città. Caltanissetta deve essere riconosciuta in tale contesto comune capofila di tale riforma e non succursale di altri. Ci si domanda cosa accadrà alla nostra città dall’entrata in vigore della riforma? Quali altri servizi Caltanissetta potrebbe perdere? La deputazione all’Ars deve dare risposte e garanzie effettive riguardo il mantenimento di tutti gli uffici ed i servizi a carico della Provincia e del fatto che la nostra città debba essere Comune propulsore dei nuovi consorzi (di cui a quattro mesi dall’entrata in vigore della riforma) ancora si sconosce la geografia”.