Pubblicato il: 28/08/2013 alle 07:59
Èsul filo dei secondi che s'è giocato il salvataggio di un'anziana che vive da sola che, colta da un malore, è caduta sul pavimento rimanendovi per mezz'ora. E il tempismo dei carabinieri nelle operazioni di intervento è stato decisivo, dando un lieto fine alla storia. Èsuccesso in uno stabile di via Redentore. A dare l'allarme alla centrale operativa dell'Arma, contattando il “112”, è stato un vicino di casa della novantenne M. O. B., una vedova che abita da sola nell'appartamento accanto. L'uomo sentiva i lamenti della pensionata provenire dall'interno, ma pur avendo il doppione della chiave dell'abitazione perché la assiste periodicamente non ha potuto aprire la porta blindata perché chiusa a chiave da dentro. La novantenne, dunque, era imprigionata fra le mura di casa sua.
L'operatore del 112, intuendo che l'anziana potesse essere in grave pericolo, ha subito girato la segnalazione ad un equipaggio del Nucleo operativo Radiomobile dei carabinieri che tempestivamente ha raggiunto l'appartamento al terzo piano dello stabile. Ma trovando l'ostacolo della porta blindata e considerato che abbatterla richiedeva parecchio tempo, i due militari dell'Arma hanno deciso di fare irruzione attraverso l'abitazione accanto. Passando da una finestra, i due carabinieri del Norm hanno compiuto un balzo verso il balcone dell'appartamento della novantenne. Un salto nel vuoto rischioso perché v'era una certa distanza tra le due case. L'anziana è stata trovata distesa per terra: era cosciente, ma dolorante. Èstata poi soccorsa e rianimata dal medico di famiglia che ha accertato un calo di pressione che rischiava di aggravare le sue condizioni di salute. La donna, appena ripresa, ha voluto complimentarsi con i carabinieri che l'hanno salvata in extremis.