Pubblicato il: 26/06/2024 alle 08:48
Il giudice Laura Davì, del Tribunale di Caltanissetta, ha condannato un'ex professoressa del Liceo Ruggero Settimo, ora in pensione, A.B. le iniziali, e il Miur al pagamento della somma di 3.500 in favore di una ex alunna per aver falsificato i voti in pagella. A trascinare la vicenda in tribunale era stata Vera Iannello, ex studentessa del liceo Classico, che avrebbe subito l'abbassamento del voto da parte dell'insegnante tramite correzione manuale dei registri. La vicenda risale all'anno scolastico 2004/2005 quando la prof modificò da 6 a 6- il voto dato in filosofia, in un'altra occasione da 7 a 6, e assegnò due insufficienze pari a 2.
La prof fu condannata per il reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, per il quale sopravvenne la prescrizione, e assolta per altri due reati che le erano stati contestati. Nel corso del processo era anche stato incaricato un Ctu per verificare che la scrittura sul registro corrispondesse a quella dell'insegnante. A conclusione del processo penale era stato richiesto il risarcimento in sede civile che è stato accolto per una somma di 3.500 euro. A quanto pare però l'ex studentessa ricorrerà in appello.