Elezioni Caltanissetta, Marco Fasciana: “E’ vero Tesauro ha vinto, ma considerata la sua corazzata quel 2% in più è davvero poco”

Pubblicato il: 26/06/2024 alle 11:06

Pensavo si fosse già giunti allo step successivo, in cui si da atto della vittoria di uno dei concorrenti e, mischiando le carte, ci si rimodula per un unico orientamento che è il bene della citta, ma così non è. Leggo tanti, tantissimi sostenitori che, giustamente colti dall’entusiasmo della vittoria si avventurano in una analisi politica del voto. Ritengo di essere anche io, in qualità di “uomo medio” e cittadino di questa città, legittimato a provare a dire la mia. L’avvocato Tesauro è il sindaco di Caltanissetta, ha vinto! Questo è lapalissiano, ma bisogna leggere i dati, prima di lasciare spazio ad entusiasmi sfrenati.

La compagine che ha sostenuto la candidatura dell’avvocato Tesauro è composta da ben 3 ex sindaci, una serie di ex tra cui, ministri, vice ministri, assessori e deputati regionali, per non parlare di funzionari quadri apicali, come nel caso dell’ASP o di altri organismi che tutti conosciamo e, per evitare di essere ripetitivo non citerò.

Ricordo che, tale corazzata, ha conseguito solo poco più del 2 %, rispetto all’altro candidato del popolo (Annalisa Petitto – il topolino contro l'elefante), non imposto dai partiti o da padri padroni e, non supportato da partiti blasonati di rilievo nazionale. L’avvocato Petitto ha ricevuto un chiaro mandato, dal 48% degli elettori.

Mi dispiace far notare che, quando il sole dell’obiettività è basso, tutti i nani sembrano dei giganti; leggere e sentire dire ai vincitori che, l’avv. Petitto non ha parlato di programmi ed ha solo offeso ed attaccato gli avversari, corrisponde al contrario della verità, ma la cronaca dei fatti è davanti agli occhi di tutti, ma accettata solo da chi è in buona fede.

Pensare che, il 48% dei Nisseni che hanno sposato il Progetto di civismo di Annalisa Petitto, siano cittadini accondiscendenti a quello che alcuni simpatizzanti ed improbabili supporters di Tesauro chiamano metodo violento, è un grossolano errore. Invito tutti i detrattori, quelli in buona fede, sia inteso, a visionare la moltitudine di confronti politici che si sono susseguiti, per comprendere la verità. Bisogna saper perdere, ma bisogna anche saper vincere; avete vinto, di poco, ma avete vinto come Pirro.

Annalisa Petitto ha incardinato un metodo del fare, cercando di destreggiarsi tra una offesa personale ed un attacco mediatico condotto da locali organi di stampa, palesemente filo Tesauro. Esistono le vittorie di Pirro, dunque, questa vostra vittoria, lo è stata. Con l’armamentario pesante di cui disponete, o pensavate di disporre, avreste dovuto vincere al primo turno e, al secondo turno, con una maggioranza Bulgara.

Così non è stato e, una seria riflessione dovreste farla, con onestà intellettuale. Zygmunt Bauman ha teorizzato tanto, ed in maniera puntuale, sulle forze che “muovono” il mondo: la paura e l'amore. Noi siamo stati mossi dall'amore per questa città, voi, dalla paura di perdere il posto a palazzo del Carmine. Avete vinto, è vero, per uno scarto di circa 800 voti, rilegati in un’area precisa della città e, noi, cercheremo di condurre una seria e rigorosissima vigilanza sul vostro operato, millimetro per millimetro, dichiarazione per dichiarazione, determina per determina, provvedimento per provvedimento.

Daremo seguito al mandato che circa il 50% degli elettori ci hanno conferito, contribuendo alle proposte valide, orientate al bene dei cittadini, tutti. Sia chiaro, attendiamo che i fatti smentiscano le dichiarazioni pubbliche gravissime di un vostro alleato, ci aspettiamo chiarezza, trasparenza e puntualità nell’azione di argine di ogni opacità; le dichiarazioni che alcuni eminenti conoscitori del tessuto cittadino hanno consegnato alla storia della vostra coalizione, meritano di essere eviscerate, meritano una chiarezza assoluta ed una presa di posizione. Ribadisco, buon lavoro al Nostro sindaco, Avv. Tesauro, sappia che, sui temi che porteranno bene alla città, ci troverà sullo stesso fronte.
Marco Fasciana