Pubblicato il: 24/09/2013 alle 10:46
Quattordici provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti durante la notte dalla polizia di Gela in esecuzione di altrettante ordinanze emesse dal gip del tribunale, Veronica Vaccaro, su richiesta della procura della Repubblica, nei confronti dei componenti di una banda di trafficanti di droga. Quattro sono finiti in carcere, cinque agli arresti domiciliari e cinque sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Quasi tutti hanno precedenti per furto, scippo e danneggiamento.
L'operazione di polizia è stata denominata “Baracche” dal nome del quartiere di Gela, che era stato trasformato in centro di confezionamento di hashish e cocaina e piazza di spaccio degli stupefacenti. L'accesso alle stradine (via Tasso e via Ariosto) dell'area del centro storico gelese, vero e proprio bunker della malavita, era vigilata da numerosi giovani in ciclomotore che davano l'allarme quando le forze dell'ordine transitavano nella zona. La banda disponeva di un magazzino a pianoterra e di un edificio di tre piani per nascondere o manipolare la droga. Durante le indagini, la polizia ha filmato almeno 150 operazioni di spaccio e sequestrato quasi 200 grammi di hashish e 15 grammi di cocaina. La banda operava anche nel quartiere “Caposoprano” e nel villaggio “Macchitella” Ci sono anche due minorenni tra i 14 componenti della banda di spacciatori di Gela, sgominata, durante la notte dalla polizia, nell'ambito dell'operazione antidroga denominata “Baracche”. Per uno, il gip del tribunale, Veronica Vaccaro, su richiesta del pm, Elisa Calanducci, ha disposto gli arresti domiciliari, per l'altro solo l'obbligo di firma. In carcere sono finiti Salvatore Nocera, 25 anni, di Gela, e Giovanni Alessio Balbi, 23 anni, di Niscemi, ritenuti i capi dell'organizzazione, nonchè Marco Gioberti, 26 anni, e Antonino Raitano, 23 anni, entrambi gelesi. Arresti domiciliari per Giuseppe Iapichello, di 22 anni, Antonio Emanuele Tandurella, di 24, Antonio Herbert Di Bella, di 33
anni, e Liborio Scudera, di 24 anni, tutti di Gela. L'obbligo di firma è stato imposto ai gelesi Ivan Vincenzo Di Bella, di 31 anni, Salvatore Fava, di 21, Baldassarre Nicosia, di 30 e Ivan Angelo Casciana di 24 anni. L'accusa per tutti è di spaccio di sostanze stupefacenti, tranne
che per Nicosia, il quale deve rispondere solo di favoreggiamento personale.