Pubblicato il: 11/07/2024 alle 17:41
I nonnini di “Nonni Felici 4.0” e i ragazzi della comunità penale per minori “Mamma Carolina” faranno un incontro di danzaterapia con l'insegnante Marina Ricotta. Il primo incontro, quello per i nonnini si terrà domani mattina, mentre quello dedicato ai ragazzi si svolgerà sabato mattina. Nuove attività dunque per gli ospiti di due delle realtà della cooperativa Etnos che avranno modo di sperimentare una disciplina del tutto nuova. A fargliela scoprire la nissena Marina Ricotta, 44 anni, danzamovimentoterapeuta espressivo-relazionale, specializzata con Vincenzo Bellia nella scuola di formazione “Danzare le Origini” di Torino. Marina Ricotta si è laureata in scienze dell’Educazione a Catania per poi prendere il titolo di Pedagogista clinica e di danzamovimentoterapeuta. Oggi insegna nella scuola dell’infanzia e fa danzaterapia nelle scuole, nei nidi, nella scuola di danza Spazio Eklettica di Milano, con laboratori di danzaterapia per adulti e bambini, in oratorio insieme ai suoi figli e a breve inizierà anche con gli anziani. “Sabato mattina – spiega Marina Ricotta – terrò un incontro di danzaterapia con i giovani del centro ‘Mamma Carolina' di Etnos insieme agli operatori. Non si tratta di una vera e propria danza ma si fanno giochi motori soprattutto per migliorare l’orientamento nello spazio e nel tempo ma anche per abitare il proprio spazio e quello degli altri, la percezione e consapevolezza del proprio corpo. I ragazzi comprenderanno che non esistono solo loro ma esiste anche l’altro. Durante l’incontro diventeranno una piccola comunità danzante. Non solo esistono i loro bisogni e le loro problematiche ma anche gli altri, con le loro problematiche che possono essere diverse. I ragazzi si rapporteranno dunque con i loro compagni e anche con i loro modi di comportarsi ai quali non avevano fatto caso. Quando si fa danzaterapia si comunica con il corpo e ciò che il corpo comunica è veritiero rispetto a quanto avviene con il linguaggio verbale. Può suscitare in ognuno di questi ragazzi emozioni che prima di oggi non avevano scoperto, appropriandosi di gesti altrui che possono essere condivisi. Userò dei brani musicali attinenti ai loro gusti per rendere piacevole l’attività e farli entrare e restare nel setting. Farò poi fare un riscaldamento ritmico semistrutturato per l’attivazione e la mobilità delle parti del corpo. Lavoreremo soprattutto sulla relazione con alcuni giochi relazionali con vari materiali, come la palla, palloncini ad acqua e un gioco di gruppo”. Diversa l'attività che farà con gli ospiti della casa di riposo “Nonni Felici 4.0”. “Con gli anziani faremo un attività da seduti – spiega Marina Ricotta – e farò fare loro un lavoro sull'attivazione delle parti del corpo: mani, braccia, gambe e piedi. Il primo materiale che utilizzeremo sarà la pallina di spugna, per l'attivazione motoria e la percezione corporea. Lavoreremo poi anche con la palla da yoga e questo sarà un lavoro sulle sensazioni. La passeranno tra loro facendo un lavoro relazionale. Infine lavoreremo tutti con un telo, disposti in cerchio, e lo muoveremo come fosse il mare. Sul telo lavoreremo anche con palloncini e palline di spugna”. Prevista anche un'attività per i ragazzi con disturbi dell'autismo di Aut Cafè, che lavoreranno con la stoffa e cimentandosi in una vera e propria danza.