Pubblicato il: 20/07/2024 alle 18:23
Innanzitutto invito tutti a rivedere la seduta di Consiglio Comunale pubblicata sulla pagina del Comune di Caltanissetta, per giudicare il comportamento tenuto durante il civico consesso dai consiglieri di opposizione di cui mi onoro di fare parte, comportamento giudicato “buffonata” dal consigliere anziano e capogruppo di Forza Italia, Marcello Mirisola.
In riferimento all’articolo pubblicato oggi su “Il Fatto Nisseno”, privo di firma e per questo attribuibile al Direttore Responsabile e all’editore, scritto con abilità giornalistica con particolare riferimento al titolo di testa ed alle foto, che danno la responsabilità dell’atto approvato ieri in Consiglio Comunale esclusivamente con i voti della maggioranza, allo scrivente ed al suo predecessore, noto un particolare stile riconducibile ai comunicati stampa del candidato Tesauro durante la campagna elettorale, ma sarà una coincidenza.
Occorre premettere che tutte le azioni che hanno portato alla progettazione ed all’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti in sede ARO, per le quali oggi si determina l’aumento della TARI, sono state iniziate correttamente dall’amministrazione Campisi che si svincolò dal carrozzone ATO, finalmente in corso di liquidazione grazie all’incisiva azione della mia amministrazione che lo ha già eliminato come centro di costo, infatti oggi all’interno del PEF non ci sono costi relativi ad ATO.
Ma andiamo a quanto imputato alla mia amministrazione e all’amministrazione del Sindaco Ruvolo: preme sottolineare che annualmente le Direzione Finanze e Ambiente, predispongono il PEF che viene sottoposto alla verifica da parte della SRR e successivamente approvato in Consiglio Comunale, l’Amministrazione Comunale può intervenire incidendo sulla riduzione dei costi del servizio previsti nel progetto originario, così come fatto correttamente dall’amministrazione Ruvolo e dalla mia oppure intervenendo sui costi di conferimento. Tali azioni sono state portate avanti da entrambe le amministrazioni, tant’è che la TARI non ha subito alcun aumento, pertanto trovo veramente scorretto sia il titolo sia le foto pubblicate in testa all’articolo.
Detto questo vorrei ulteriormente specificare che la mia amministrazione è riuscita a contenere gli aumenti anche grazie al raggiungimento del 65% della raccolta differenziata e di questo devo ringraziare i cittadini e gli uffici comunali, e al conferimento dell’organico con un costo più basso di 100 euro per tonnellata rispetto a quanto pagato in precedenza.
La maggioranza ha accusato la mia Amministrazione di non avere adeguato il PEF e la tariffa TARI perché eravamo in campagna elettorale, a confutare la netta falsità riferita sia in Consiglio Comunale sia all’interno delle varie comunicazioni dei consiglieri comunali di maggioranza, sono le date di presentazione da parte degli uffici delle due proposte di delibera. La proposta di delibera relativa al PEF è la n.45 ed è stata messa a sistema dalle Direzioni Finanze e Ambiente in data 28 giugno 2024, mentre la proposta di delibera relativa alla TARI è la n.47 messa a sistema dalla Direzione Finanze in data 5 luglio 2024.
Il Sindaco Tesauro si è insediato in data 26 giugno 2024 ed in tale data gli ho passato le consegne, poco importa se per problemi tutti interni alla coalizione ha nominato i 9 assessori in data 12 luglio, dall’analisi delle date risulta di tutta evidenza che l’Amministrazione in carica al momento del deposito delle due proposte di delibera redatte dagli uffici competenti era l’Amministrazione Tesauro insediatasi, lo sottolineo, in data 26 giugno 2024. Dalle date sopra riportate risulta di tutta evidenza che le due proposte di delibera sono state consegnate dagli uffici nelle mani del Sindaco Tesauro che è pienamente responsabile di tutte le azioni politiche conseguenziali.
Volevo ulteriormente precisare che lo scorso anno fu approvato il PEF ma i consiglieri di opposizione, molti dei quali siedono oggi sui banchi della maggioranza che ha votato le delibere in questione e alcuni rivestono il ruolo di Assessore all’interno della giunta Tesauro, in maniera assolutamente irresponsabile bocciarono la conseguenziale delibera di adeguamento delle tariffe TARI, l’aumento fu causato dalle direttive ARERA di fatto irrisorio rispetto a quello approvato adesso dall’Amministrazione Tesauro, tale fatto provocò un pericoloso disallineamento con conseguenziale disavanzo che soltanto ieri è stato recuperato, pertanto se ci sono dei responsabili sono sicuramente da ricercare tra le fila dell’attuale maggioranza e addirittura all’interno della giunta Tesauro.
Concludo il mio intervento invitando l’Amministrazione Tesauro al rispetto delle opposizioni che hanno un ruolo democratico fondamentale e sicuramente non hanno alcun interesse a ridurre il Civico Consesso votato dai cittadini nisseni, ad una “Buffonata”.
Invito il Sindaco Tesauro a confrontarsi con noi sui temi importanti per la città e per i nostri cittadini, le nostre conoscenze e la nostra esperienza sono sempre a disposizione dei cittadini e nel contempo lo invito a suggerire ai componenti della sua maggioranza, di rispettare il Consiglio Comunale nella sua interezza, poi per quanto riguarda l’onestà e la trasparenza sbandierata continuamente, vedremo a seguito della consultazione degli atti se le intenzioni corrisponderanno alla realtà.
Roberto Gambino, consigliere comunale di Avanti Così
Cari concittadini, mi sembra che chi ha la peggio è sempre il contribuente che paga le tasse, e la via più facile è salassare i cittadini. Chi gestisce la cosa pubblica dovrebbe avere quell’intuito manageriale da dar si che la soluzione sia quella più giusta e non quella impopolare, al di là dei vari schieramenti politici, perché insieme si può fare tanto. Ad maiora.
la destra non mette tasse, la colpa è sempre di chi è venuto prima di loro. a sentire loro le tasse sono le femmine de tasso e l’aumento della pressione fiscale verificata dallI’ISTAT è il frutto di una cattiva stampa comunista. Come diceva Totò…. e io pago. C’era anche Cetto la Qualunque che prometteva come questi signori, il grave è che i polli ci cedono.