Pubblicato il: 11/10/2013 alle 08:06
Padre, madre e figlio hanno rischiato di morire mangiando funghi avvelenati. Tutti e tre rimasti intossicati dopo aver raccolto i vegetali nei boschi delle Madonia. Un'intera famiglia intossicata, una cena da dimenticare. Se la sono vista davvero brutta l'impiegato Enrico M., di 62 anni, la moglie Lucia D. di 59 e il figlio Andrea, che l'altra notte hanno accusato un malore dopo essersi seduti a tavola. Vomito, diarrea e giramenti di testa: classici sintomi da intossicazione da ingestione di funghi, come quelli che avevano cucinato e mangiato poco prima nella loro abitazione nel quartiere Pinzelli.
A tarda ora i tre familiari hanno varcato d'urgenza il pronto soccorso dell'ospedale “Sant'Elia” dove i medici hanno avviato il protocollo riservato ai pazienti avvelenati dai funghi, disintossicandoli e tenendo la coppia e il figlio nella divisione di Osservazione breve intensiva per i prossimi tre giorni. Sarà necessario un costante monitoraggio del quadro clinico, anche perché l'équipe medica intende accertare a quale tipologia appartengono i funghi mangiati da padre, madre e figlio. Le loro condizioni attualmente sono stabili. Incappare nei funghi velenosi, seppur dall'impatto appetibile, è facilissimo anche per i più esperti che devono essere attenti al corretto riconoscimento delle specie commestibili. Molte specie, infatti, hanno un aspetto simile ed è facile confonderle l'una con l'altra.
Per prevenire casi di intossicazione o veri e propri avvelenamenti, l’Ispettorato micologico consiglia alcune regole cui tutti i cercatori di funghi dovrebbero attenersi. Il primo suggerimento è di non raccogliere i funghi in modo indiscriminato ed evitarne il consumo in grandi quantità e in pasti ravvicinati, perché sono sempre un alimento difficile da digerire. Èpreferibile evitare di raccogliere funghi vicino stabilimenti e impianti industriali o nei pressi di corsi di acqua sporca. Altro consiglio utile è di non farli consumare a bambini, donne in gravidanza, persone che soffrono di intolleranze alimentari o disturbi dell’apparato digerente. Èinoltre sconsigliato il consumo di funghi che non provengono dalla rete commerciale o, se raccolti da privati, di cui non sia stata identificata con certezza la specie da persone qualificate. Spesso la causa dei disturbi e degli avvelenamenti è dovuta alla tipologia di consumo, ossia se mangiati crudi o poco cotti ovviamente della categoria dei funghi commestibili.