Pubblicato il: 20/10/2013 alle 11:27
Hanno voluto “invadere” pacificamente il parco Dubini, per dire “no” al disboscamento dello storico spazio verde dell'ex sanatorio di viale Luigi Monaco che presto ospiterà la centrale operativa del “118” per il bacino interprovinciale Caltanissetta-Enna-Agrigento e successivamente anche l'elisuperficie. Ambientalisti, politici, esponenti dell'associazionismo, ma soprattutto bambini e semplici cittadini stamattina hanno partecipato all'iniziativa “Giù le mani dal Parco Dubini”. Un sit-in di protesta scaturito dal vespaio di polemiche nate dall'intervento di taglio di numerosi e maestosi alberi, molti dei quali effettivamente malati mentre altri – secondo le associazioni ambientaliste – erano sani e non andavano abbattuti. Uno scontro che vede contrapposti da una parte il comitato che riunisce ambientalisti e rappresentanti politici con i cittadini, e dall'altra i vertici dell'Azienda sanitaria provinciale e il responsabile del Servizio 118, duramente contestati per la decisione. Erano una cinquantina i partecipanti che hanno trascorso la domenica percorrendo il grande parco che si estende sul retro del Dubini, abbandonato da anni dopo la chiusura e preso di mira da vandali e ladri che l'hanno saccheggiato e incendiato archivi e stanze, stranieri che l'hanno convertito a dimora, forse pure invaso da gregari di fantomatiche sette sataniche a giudicare da certe scritte ritrovate sui muri e di tracce che lasciano pensare allo svolgimento di messe nere in un luogo dimenticato da anni, da molti. Alla manifestazione di oggi hanno partecipato esponenti di Italia dei Valori, Italia Nostra, LAV, Legambiente, LIDA, LIPU, Movimento 5 Stelle col suo capogruppo all'Ars Giancarlo Cancelleri che ha portato il caso all'attenzione della commissione ambiente di Sala D'Ercole, Movimento Difesa del Cittadino Partito Democratico, Partito della Rifondazione Comunista, Rete degli Studenti, Sinistra Ecologia è Libertà, Sunodìa, WWF. Ma hanno risposto “presente” molti nisseni non schierati nè con partiti politici nè coi gruppi ambientalisti.