Pubblicato il: 01/08/2024 alle 09:00
Il Comune di Caltanissetta ha prorogato al 31 dicembre 2024 le attività del Centro aggregativo, dedicato allo spettro dell’autismo, per gli/le adolescenti e i/le giovani adulte residenti nei Comuni del distretto socio-sanitario di Caltanissetta.
“La proposta di proroga – dice Maria Grazia Pignataro, Presidente dell’Ispedd e portavoce del Tavolo tematico per la non autosufficienza, che fa capo alla Rete territoriale permanente per la protezione e inclusione sociale – è stata avanzata da Giuseppe Intilla, dirigente comunale del settore politiche sociali e istruzione – ed accolta con favore da tutte le componenti del Tavolo, perché le attività ludico-ricreative con risvolti sull’integrazione e inclusione sociale, che si svolgono all’interno del Centro, gestito dalla cooperativa sociale Consenso (l’unica ad essersi accreditata), riscuotono da anni il favore dei giovani utenti e delle loro famiglie”.
“Inoltre – continua la Pignataro – siamo soddisfatti per l’esito dell’incontro tra le componenti del Tavolo e le cooperative erogatrici del trasporto sociale a Caltanissetta, Etnos e Gaia, che avevano chiesto un adeguamento delle tariffe rispetto ai continui aumenti dei costi dei carburanti. Pur essendosi riservato l’ufficio comunale preposto un ulteriore approfondimento in merito all’adeguamento tariffario, si è comunque scongiurata l’interruzione del servizio, prevista per il prossimo 31 agosto”.
Sul versante dell’Asp stamane dovrebbero essere completati, grazie all’impegno e al lavoro della direzione sanitaria e del Dipartimento di salute mentale, a cui è stata aggregata in via temporanea una collaboratrice amministrativa, gli ordini di pagamento destinati alle cooperative che hanno svolto le attività legate all’ex progetto pilota con voucher assegnati alle famiglie.
“Il progetto – dichiara la Presidente dell’Ispedd – è iniziato un anno fa e ha riscosso grande successo tra le famiglie perché ha dato loro la possibilità di scegliere liberamente tra le cooperative accreditate all’albo del Dsm, per evitare una gestione monopolistica dei servizi dedicati all’autismo. Tuttavia le previste interruzioni trimestrali del servizio, l’esasperante lentezza nel farlo ripartire, il mancato pagamento di quanto dovuto alle cooperative (non certo per mancanza di risorse finanziarie), ha creato non poche difficoltà e spinto le famiglie a chiedere che il progetto abbia i connotati della continuità e stabilità, così da consentire una progettualità individuale a lungo termine, essenziale per le persone con autismo”.