Pubblicato il: 25/10/2013 alle 08:20
Condannato il giovane informatico nisseno che lo scorso 8 marzo accoltellò un'amica della madre di cui s'era invaghito. Èdi 6 anni 4 mesi e 20 giorni di carcere la condanna inflitta al trentenne Giuseppe Turco, che il Gup Alessandra Giunta ha riconosciuto colpevole di tentato omicidio e porto illegale di coltello. Il giudice inoltre ha riconosciuto una provvisionale di 10mila per la donna ferita a coltellate, a cui spetterà anche un risarcimento in sede civile. Più mite era la pena proposta dal pubblico ministero Santo Di Stefano, che per l'imputato chiedeva la condanna a 4 anni di reclusione.
La storia fece molto clamore in Italia, soprattutto perché il fatto di sangue avvenne proprio nel giorno in cui si celebra il ruolo della donna. Quel giorno, Giuseppe Turco attese la donna sotto casa, nel quartiere San Giovanni, in centro storico. Il perito informatico, secondo la ricostruzione degli inquirenti, aveva preso una cotta per una donna molto più grande di lui e che era amica della madre. Ma la donna non ha mai accettato le avances di Turco, che appena se la trovò davanti le sferrò diverse coltellate alle braccia e al torace. Lei riuscì a liberarsi e mettendosi in salvo, mentre Giuseppe Turco scappò e venne rintracciato a casa dalla Polizia che lo arrestò. Lui attualmente è sottoposto agli arresti domiciliari, ottenuti appena un mese dopo l'arresto.
