Pubblicato il: 06/11/2013 alle 15:45
“Offendere la memoria dei defunti arrivando a compiere turpi atti sacrileghi contro statue della Madonna e crocifissi come accaduto nel cimitero di San Cataldo nella notte del 31 ottobre ad opera di una banda di ‘sciagurati’, è un atto talmente vile e disumano da aver sconvolto l’intera comunità sancataldese. Tra le gravi fattispecie imputabili agli autori, oltre alla bestemmia, vi sono reati come vandalismo, vilipendio delle tombe, delitti contro la pietà dei defunti e contro il sentimento religioso”. E' questa la premessa di un lungo intervento del deputato nazionale del Pdl Alessandro Pagano, che interviene il giorno dopo la scoperta di 7 adolescenti sancataldesi tra coloro i quali che la notte di Halloween si sono introdotti nel cimitero di San Cataldo.
“Il fatto che gli autori di questo orrore siano tutti giovanissimi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni a quanto si apprende dalla Digos di Caltanissetta che avrebbe già individuato 7 dei 15 presunti responsabili, non deve essere un pretesto per rinunciare ad una reazione ferma e severa da parte delle istituzioni così come si capisce dalle dichiarazioni tentennanti dell'assessore Anzalone.
Essere ‘indulgenti’, in questo caso, sarebbe del tutto controproducente: in primo luogo perché si incoraggerebbero atti di emulazione a non finire; in secondo luogo perché le giovani generazioni si sentirebbero ‘autorizzate’ ad intraprendere stili e percorsi di vita pessimi in totale spregio del rispetto della legalità e della civile convivenza. Il ragazzo che compie atti di bullismo oggi, rischia di diventare il delinquente di domani. Se poi oltre al bullismo c'è anche una forma più o meno voluta di spiritismo e/o di satanismo deve far preoccupare ancora di più.
Vogliamo forse tutto questo? – si chiede ancora il deputato sancataldese -. Laddove la società non riesce ad educare e formare adeguatamente i propri membri più giovani, le istituzioni non devono indietreggiare, ma al contrario porsi come un argine al dilagare di questi fenomeni, assumendo, se del caso, un ruolo ‘sussidiario’ nei confronti delle altre agenzie educative cercando di prevenire, al contempo, nuovi episodi di questo genere. Ora comprendo che Anzalone ha un ruolo un po' atipico ma il fato ha voluto che la responsabilità collettiva cadesse nelle sue mani.
La proposta dei consiglieri comunali Naro e Scarlata e di larga parte del consiglio comunale di far costituire parte civile il Comune di San Cataldo nel procedimento penale che verrà instaurato a carico dei giovani autori del ‘raid’ si inserisce proprio in quest’ottica ed è assolutamente da condividere.
Per tali ragioni, ma anche per dare un segnale forte, sarebbe di fondamentale importanza che il Comune, per il tramite del sindaco ‘facente funzioni’ Giuseppe Anzalone, si costituisse parte civile contro i responsabili di questi orrori.
Siamo certi che, nonostante la temporaneità dell’incarico affidatogli, Giuseppe Anzalone, da persona coscienziosa quale è, non si sottrarrà alla responsabilità di assumere una decisione che avrà conseguenze rilevanti per la nostra comunità, adesso come anche in futuro”.