Pubblicato il: 09/11/2013 alle 14:40
Non prendetela come una provocazione, poco importa che qualcuno se la prenda a male. Ma vedere e rivedere la suggestiva ma scarsamente valorizzata e tantissimo violata piazza Garibaldi invasa dalle automobili è un oltraggio a cui certi nisseni ci stanno abituando da troppo tempo. Strana città, questa. Capace di indignarsi, infuriarsi, sbattere piedi e pugni, urlare, lanciare invettive, proclamare anatemi, annunciare proteste, aprire gruppi su Facebook, convocare tavoli di discussione, ma che non riesce a poggiare quattro pneumatici al di là dell'agorà che ospita la storica e altrettanto oltraggiata fontana del Tritone. Non lo sappiamo se fra coloro che hanno scambiato la piazza Garibaldi per un parcheggio tanto ampio quanto “cool” (?) vicino ai locali notturni da frequentare, v'è anche chi giorni fa s'è imbestialito e sentito scalfito nell'orgoglio cittadino a periodi alterni quando al monumento di Michele Tripisciano – annoverato tra gli emblemi di Caltanissetta – è stata legata una corda per reggere una bancarella di chincaglieria. Storia di ordinario disordine.
Magari sono gli stessi che nelle blasonatissime Taormina e Cefalù se la fanno sotto quando c'è da cercare un posto libero dove parcheggiare la propria auto. Terrorizzati dallo spettro dei vigili urbani sempre… vigili, dalle ganasce che bloccano le ruote e del relativo carro attrezzi da pagare, colti dall'ansia del ticket. Sì, davvero gente strana questi nisseni. Ma forse la colpa non è soltanto nostra, delle nostre pessime abitudini che manifestiamo benissimo in patria e che chissà perché – se la coerenza ha una coerenza – non esportiamo quando andiamo altrove. Girando ore alla ricerca spasmodica di un posto dove piazzare l'auto entro gli spazi consentiti.
Già, perché forse il problema sta tutto nell'educazione, individuale e civica. Vorremmo che tutte le forze dell'ordine – nessuno escluso – vigilassero di più per garantire ordine attorno alla piazza, che strappassero più contravvenzioni e ricorressero volentieri al carro attrezzi per punire i trasgressori. Vorremmo che, appena inaugurato il terzo livello, il parcheggio di via Medaglie D'Oro non fosse chiuso entro un certo orario ma attivo e fruibile 24 ore su 24. I sistemi per farlo ci sono, basta solo stare al passo coi tempi. L'interrogativo di un nostro lettore lo giriamo volentieri al sindaco Michele Campisi, ai suoi assessori e ai responsabili dell'Aci. Perchè non aprire il parcheggio anche nelle ore notturne? Perchè è difficile avere ordine e un pizzico di rigore a Caltanissetta?
Non si straccino le vesti, temendo influssi negativi sugli incassi, i gestori dei locali che ricadono nel centro storico e che anzi vanno elogiati per la loro attività di catalizzazione di centinaia di persone da queste parti. Che bello vedere scorci e vicoli pulsanti di persone. Il cliente verrà comunque a bere, a sentir la musica dal vivo, anche se deve camminare un po'. E pazienza per i suoi talloni ammaccati e le suole spardate delle sue scarpe. Anche da questo si vede il grado di vivibilità di una città, la civiltà di chi la vive. E l'identità cittadina tanto sbandierata? Beh, per quello basta un colpo di sciacquone per dimenticarselo facilmente. Â Nisseni brava gente, è vero. Eccetto quando fanno come cazzo gli pare.