Pubblicato il: 14/11/2013 alle 17:59
“Stiamo valutando con estrema attenzione le notizie” sulle presunte minacce del boss Totò Riina al pm di Palermo Antonino Di Matteo e agli altri magistrati del processo per la trattativa tra Stato e mafia. Lo ha detto all'Adnkronos il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti partecipando a Caltanissetta al convegno sulla giustizia con il vicepresidente del Csm Michele Vietti che si è svolto alla Camera di Commercio in occasione della presentazione del suo libro.
“Non posso dire altro su questa vicenda – dice ancora Roberti – però vorrei sottolineare la nostra totale vicinanza ai magistrati, a partire da Di Matteo. I magistrati non sono soli, stiamo tutti con loro”. E sulle parole del procuratore di Palermo Francesco Messineo secondo cui la notizia delle minacce di Riina al pm Di Matteo potrebbero essere una “chiamata alle armi di Riina al popolo di Costa nostra”, Roberti dice: “Sono sue valutazioni nelle quali non voglio entrare”.
Anche a Vietti i giornalisti hanno chiesto se le minacce del boss Riina al pm Di Matteo sono un “assist di Cosa nostra a entita' esterne alla mafia, come le ha definite il Procuratore capo di Palermo Francesco Messineo. “Non ho elementi ne' per avallare ne' per contrastare questa tesi del Procuratore, se l'ha avanzata, avra' i suoi motivi. Io mi limito a dire che ai magistrati oggetto di minacce va tutta la solidarieta' del Csm”, ha spiegato il vicepresidente del Csm. “La magistratura rappresenta in questo paese e in particolare in alcune aree un vero e proprio presidio di legalita' che viene fatto oggetto di attacchi da parte di coloro che minano la legalita', per questo da parte delle istituzioni ci vuole il massimo di solidarieta' nei confronti dei magistrati che lavorano”, ha detto.