Pubblicato il: 21/11/2013 alle 12:11
Si e' aperta questa mattina, dinanzi al Gup del tribunale di Caltanissetta, l'udienza preliminare a carico di una coppia di coniugi di Leonforte, nell'Ennese, accusati di aver fatto prostituire la figlia quindicenne con il loro anziano datore di lavoro, anch'egli imputato. Le accuse per i tre sono di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e violenza sessuale. I difensori hanno chiesto il giudizio con rito abbreviato per i genitori, mentre il legale dell'altro imputato, oggi ottantenne, formalizzera' la richiesta nella prossima udienza, il 15 dicembre. La giovane vittima, che dall'anziano ha avuto un figlio, si e' costituita parte civile. Le accuse a carico dei tre, sono supportate dalle analisi del Dna che avrebbero confermato che il bimbo e' figlio del datore di lavoro dei genitori.
La ragazza sarebbe stata costretta a consumare incontri sessuali con l'uomo fin da quando aveva 15 anni. Gli incontri tra i due si tenevano nell'abitazione dove la ragazza viveva con i genitori. Per un lungo periodo l'uomo avrebbe avuto rapporti con la giovane almeno due volte al mese e avrebbe pagato le prestazioni alcune centinaia di euro. Nel 2008, la ragazza rimase incinta e partori' un bimbo. Gli incontri mercenari si sarebbero a questo punto interrotti.
Secondo le accuse i genitori per risolvere i gravi problemi economici familiari, avrebbero consentito all'anziano, di avere rapporti sessuali con la figlia dietro compenso. L'ipotesi della prostituzione era emersa quando i servizi sociali si erano interessati dal bimbo, nato da una ragazzina ancora minorenne. La giovane aveva a quel punto raccontato tutto e si era aperta l'indagine coordinata dalla Dda perche' competente sui reati di prostituzione che coinvolgono minori.