Pubblicato il: 08/12/2013 alle 21:18
I voti dei tre candidati per ciascun Comune del Nisseno
Una valanga di voti. Matteo Renzi incassa un placet che supera di gran lunga le previsioni. I seggi scrutinati a poco più di un'ora dalla chiusura dei seggi lo incoronano senza alcun dubbio il nuovo segretario del Pd. Col suo 68,6% di preferenze, infatti, il sindaco rottamatore ingrana la quinta e lascia abbastanza indietro i due candidati concorrenti. Gianni Cuperlo non riesce a superare la soglia del 20% (dati aggiornati a 3.500 sezioni scrutinate su 8.476) e si ferma addirittura al 17,8. Pippo Civati, di contro, supera, sì il 10% ma non va oltre il 13,7 per cento. E' stato un successo anche nel Nisseno, dove il rottamatore ha conquistato 5.184 voti con una percentuale del 57,04 %, seguito da Cuperlo con 3.007 preferenze (33,08) mentre Civati ha racimolato appena 841 voti (9,25%). Sono ancora dati parziali, ma che comunque confermano l'exploit che ha avuto Matteo Renzi nella provincia nissena. A Caltanissetta città il risultato conferma che il Renzi pensiero entusiasma: nel capoluogo i voti per Renzi sono stati 920, mentre Cuperlo ha conquistato 725 preferenze e Civati s'è fermato a 181. Una scommessa vinta per l'affiatato gruppo dei renziani capeggiato da Vito Margherita che proprio l'altro ieri in un'affollata aula magna dell'istituto Mottura ha radunato i seguaci di Matteo Renzi, suonando la “carica” verso le urne, alla presenza del luogotenente siciliano Davide Faraone e del senatore Beppe Lumia. E successo è stato. Un trionfo a cui hanno partecipato, dando un contributo importante sul fronte della mobilitazione, anche il circolo Centro Storico presieduto da Ivo Cigna e da altri giovani e motivati dirigenti che in questi mesi hanno aderito all'associazione Big Bang, aprendo diversi circoli sul territorio. Molto entusiasmo hanno suscitato queste elezioni, considerato che quasi 10mila elettori del territorio hanno voluto dire la propria sul rinnovamento tanto atteso nel nuovo Partito Democratico targato Renzi. Accanto pubblichiamo una tabella con le preferenze riportate nei singoli comuni della provincia.
Il dato nazionale delle tre percentuali va letto assieme al dato – alto – dell'affluenza: quasi 3 milioni di elettori hanno deciso oggi di raggiungere i gazebo democratici, mettersi in fila, versare l'obolo (minimo) dei 2 euro e scegliere il nuovo leader del partito. Una cifra – questi 3 milioni – che è decisamente più bassa se la si confronta con le primarie del 2005 e del 2007 (quando andarono a votare rispettivamente 4,5 milioni e 3,5 milioni di persone), ma che supera addirittura i numeri del ballottaggio 2012, quando la sfida a due tra Renzi e Pierluigi Bersani (ri)portò sotto i gazebo 2,8 milioni di cittadini.