Pubblicato il: 10/12/2013 alle 10:05
Il kit che viene fornito alle mamme finlandesi
Èdal 1938 che il governo finlandese regala una scatola di cartone alle donne in attesa di un bambino, affinché tutti, al di là del ceto sociale, abbiano un uguale inizio nella vita.
La Bbc ha dedicato un reportage all’argomento per indagare su quella che è diventata una tradizione molto cara al popolo scandinavo e che ormai fa parte di un rito che segna il passaggio verso la maternità e decreta l’unione delle generazioni.
La scatola è diventata un vero e proprio simbolo dell’idea di uguaglianza, e dell’importanza dei bambini, oltre ad essere un utilissimo aiuto perché contiene tutto l’indispensabile per il piccolo. Nel kit, infatti, ci sono: materasso, coprimaterasso, sottolenzuolo, copripiumino, coperta, sacca; trapunta con imbottitura in pelo naturale (pelo di cammello o lana di pecora naturale), tuta, cappello, guanti e stivaletti coibentati; abito con cappuccio e una tuta leggera lavorata a maglia; calze e guanti, cappello lavorato a maglia e passamontagna; body, tutine, calzini in modelli e colori unisex; accappatoio, asciugamani, forbicine per le unghie, spazzola per capelli, spazzolino da denti, termometro da bagno, tubetto di crema, salviette; libro illustrato e giocattoli per la dentizione.
Il contenuto ha subito grandi trasformazioni nei suoi 75 anni di storia, ma il robusto cartone con cui è realizzato il contenitore è rimasto sempre lo stesso, spesso usato come prima culla del bambino che, secondo alcuni, è il segreto di uno dei tassi di mortalità infantile più bassi del mondo, considerando che la Finlandia negli anni trenta era un paese povero con un alto tasso di mortalità infantile (65 su 1.000 bambini morti) e che le cifre sono migliorate rapidamente nei decenni successivi.
Le mamme possono scegliere tra il pacco maternità o una sovvenzione diretta in denaro, ora fissata a 140 euro, ma il 95% preferisce la scatola di cartone: vale molto di più. Titta Vayrynen, trentacinque anni, madre di due giovani ragazzi, ha detto: ”Èfacile sapere in quali anni sono nati i bambini perché ogni anno l’abbigliamento contenuto nella scatola varia un po’. Èbello confrontarlo con parenti e amici e scoprire che quel ragazzo è nato nello stesso anno di mio figlio”.
Panu Pulma, docente di Storia finlandese presso l’Università di Helsinki, ha spiegato che “ai genitori si raccomandava di non far dormire i bambini nel loro letto e l’introduzione della scatola di cartone ha aiutato molti genitori a lasciare i loro bambini a dormire lontani da loro”.
Non è un caso che le mamme finlandesi, come conferma un recente studio, siano le più felici del mondo e si sentano ‘coccolate’ dallo Stato nonostante alcuni servizi d’assistenza siano stati ridotti. Un esempio di civiltà che potrebbe essere riproposto in Italia, dove le nascite non vengono incentivate. A volte basta semplicemente imitare modelli positivi per migliorare il welfare state.