Pubblicato il: 13/09/2024 alle 08:18
Si svolgerà all'istituto Testasecca di viale della Regione a Caltanissetta, nella mattinata di domenica 22 settembre, a partire dalle 10, il primo incontro delle associazioni siciliane a sostegno dei familiari di pazienti affetti da Alzheimer e demenze correlate, dal titolo “Alzheimer e dintorni”. L'incontro, organizzato dalla cooperativa Etnos di Caltanissetta e dall'Aima, Associazione Italiana Malati di Alzheimer, di Catania, sarà un'occasione preziosa per ascoltare gli interventi di medici specialisti e opinion leaders siciliani, e per confrontarsi sulle sfide quotidiane di chi vive accanto a persone con demenza. Una giornata di condivisione, informazione e supporto. A condurre l'evento sarà il giornalista Sergio Mancinelli.
“L'Alzheimer – dice il presidente della cooperativa Etnos Fabio Ruvolo – rappresenta una delle sfide più complesse della medicina moderna, toccando non solo chi ne è affetto, ma anche le famiglie, gli amici e l'intera comunità. “Alzheimer & Dintorni” vuole essere un punto di incontro per chi desidera comprendere meglio questa malattia, ricevere supporto da esperti e creare una rete di solidarietà tra persone accomunate da esperienze simili. La condivisione delle proprie storie, l'ascolto di interventi di specialisti e l'approfondimento di recenti scoperte scientifiche possono aiutare a sentirsi meno soli e a trovare nuove risorse per affrontare il percorso che l'Alzheimer comporta”.
All'incontro sarà presente anche il neurologo Giuseppe Zappalà, punto di riferimento in Italia per quanto riguarda l’Alzheimer. Oggi il dottore Zappalà è responsabile dell’ambulatorio di Alzheimer dell’ospedale “G. Giglio di Cefalù”, all’interno del reparto di Neurologia diretto dal primario Luigi Grimaldi. Ambulatorio dove vengono somministrate terapie di ultima generazione. “L’Alzheimer – spiega il dottore Zappalà – è una condizione patologica neurodegenerativa tra le più diffuse dopo i 60 anni e l’incidenza raddoppia ogni 5 anni. I farmaci per l’Alzheimer esistono da 25 anni e hanno rallentato la malattia. I farmaci di nuova generazione che stiamo somministrando mirano ad eliminare la sostanza patogena che si accumula nel cervello, la cosiddetta proteina Beta-Amiloide. E’ importante che la diagnosi venga fatta per tempo per rallentare l’evoluzione e per rendere maggiormente efficace la terapia. Se la diagnosi non viene fatta per tempo i farmaci non funzionano. Per questo – continua Zappalà – vogliamo fare una sorta di consorzio regionale per cercare di utilizzare protocolli comuni di approccio a queste problematiche, sia in termini di prevenzione che per quanto riguarda la cura. E poi i familiari hanno delle problematiche che molto spesso non vengono affrontate dai centri ospedalieri che normalmente curano le malattie nella fase acuta. Ma alle malattie croniche e ingravescenti viene dedicata minore attenzione. Avere una maggiore conoscenza di questi meccanismi e anticipare la diagnosi è importante. E per far questo bigogna coinvolgere il mondo della sanità, le istituzioni e le famiglie. L’iniziativa è nata allo scopo di conoscerci e aggregarci per aumentare la possibilità per i pazienti e i malati di utilizzare le tecniche più innovative e i protocolli di diagnosi più utilizzati nel mondo senza disperdersi nei meandri della sanità pubblica. Oltre all’Aima di Catania, a Caltanissetta saranno presenti le associazioni delle province di Siracusa, Trapani, Enna, Ragusa. La riunione, durante la quale saranno affrontati temi di natura scientifica e sarà dato spazio a un dibattito con domande e risposte, è aperta a chiunque fosse interessato”.