Pubblicato il: 18/12/2013 alle 07:49
Sporcizia e degrado. E' ciò che avrebbero trovato i carabinieri del Nas di ragusa nell'Educantato di Santa Caterina, in provincia di Caltanissetta, l'ex orfanotrofio che ospita alcuni immigrati sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre scorso a Lampedusa, tra cui diversi minorenni e ragazzi molto giovani provenienti dal Nord Africa. Ora, a seguito della ispezione dei militari del Nucleo antisofisticazioni e Sanità, la Procura dei Minori di Caltanissetta ha disposto il trasferimento dei minorenni in altri centri. Secondo quanto sarebbe emerso durante le verifiche nel centro di via Roma, i locali sarebbero stati gelati e sarebbe stata riscontrata la presenza di qualche blatta. Pentole e altri utensili utilizzati per cucinare ai bambini sarebbero stati trovati incrostati mentre i frigoriferi sbarrati da lucchetti. E ancora servizi igienici inagibili, maleodoranti. Colonie di scarafaggi vicino ai letti, materassi senza federe e sporcizia. Qualcuno avrebbe riferito di alcuni ritardi nella manutenzione delle caldaie e della pulizia degli ambienti. Il sindaco di Santa Caterina, Michelangelo Saporito, ha fatto sapere che l'Educantato chiuderà già dal 1 gennaio 2014. Entro il 31 dicembre, invece, gli ospiti maggiorenni nella struttura di accoglienza saranno pure loro trasferiti.
Sul caso è intervenuta anche l'associazione Officina 93018 con un documento. “E’ passata più di una settimana da quando tutti gli organi competenti hanno svolto approfonditi controlli presso le due comunità per migranti dell’IPAB Castelnuovo, controlli che, da quanto riportato dagli organi di stampa, hanno fatto emergere la grave situazione di degrado igienico in cui versava la struttura e che hanno decretato di fatto la chiusura della comunità per i minori e il conseguente trasferimento degli ospiti. Ad oggi però nessuno degli attori coinvolti nella gestione della struttura, ad eccezione dell’associazione Nuova Civiltà, ha spiegato ai cittadini la propria posizione a riguardo. Pesano come un macigno – prosegue la nota dell’associazione – sulle teste dei dirigenti delle comunità le gravi accuse, riportate dagli organi di stampa, sulla responsabilità del degrado rilevato dai Nas, ma questi dirigenti tacciono”. L'associazione inoltre punta l'indice contro amministratori e gestori della comunità.
“Tace il presidente dell’IPAB Padre Antonio La Paglia, tacciono gli altri membri del consiglio di amministrazione, tace il Coodinatore delle comunità nonchè Assessore e Vicesindaco dell’amministrazione locale Salvatore Ferro, tace il Sindaco di Santa Caterina Michelangelo Saporito che da primo cittadino ha dovuto coofinanziare la struttura e ha più volte denunciato i gravi problemi di bilancio connessi con l’esborso delle grosse somme per il sostentamento delle comunità. Questo silenzio assordante disorienta la comunità locale poichè investe le massime autorità cittadine, riferimenti morali e politici della città. In tutti i luoghi di ritrovo non si parla d’altro e tante sono le voci più o meno accreditate che si fanno strada di bocca in bocca. Noi vogliamo interpretare la forte esigenza di chiarezza su questa vicenda e chiediamo con forza a tutti gli organi inquirenti di fare piena luce sulle responsabilità di ciò che è stato denunciato nei giorni scorsi. Speriamo che coloro che sentono il peso della vergogna per i fatti emersi trovino il coraggio di trarre le doverose conseguenze. Ci auguriamo che ognuno possa dimostrare la propria buona fede nella gestione di questa struttura e che tutti i dubbi e le nebbie vengano diradate presto”.