Pubblicato il: 18/12/2013 alle 16:39
“Con la nostra azione di controllo al Presidio Ospedaliero Sant'Elia ed in tutti gli altri Ospedali della Sicilia si voleva porre l’attenzione sulle drammatiche carenze di organico, medico e paramedico, che investono la maggior parte dei reparti. Il commissario Virgilio può dire tutto ciò che vuole, ma rimane il fatto che non può soffermarsi soltanto sul reparto di Radiologia, dove i macchinari è vero che ci sono ma sono all'atto poco utilizzati, dovrebbe rispondere invece a tutte le osservazioni che abbiamo rilevato durante la visita in ospedale”. Replica così Giancarlo Cancelleri, capogruppo all'Ars del Movimento Cinquestelle che risponde al commissario dell'Asp di Caltanissetta Vittorio Virgilio dopo le contestazioni emerse dalla visita dei deputati grillini al nosocomio nisseno, i quali avevano criticato lo scarso utilizzo di macchinari nella divisione di Radiologia.
“Reparti come l’Otorinolaringoiatria si reggono a tutt’oggi grazie alla buona volontà degli ultimi 2 medici in servizio rimasti, i quali, però, non riescono a garantire le urgenze esterne tutti i giorni del mese. L’Ortopedia , fiore all’occhiello del nostro nosocomio, anch’essa in grande carenza di medici e infermieri , si è ritrovata a far fronte, con il proprio personale, alle carenze di presidi come quello di Gela e Mussomeli, riducendo per forza di cose gli interventi programmati, e causando grave danno per la cittadinanza nissena tutta. Stesso destino – aggiunge il deputato di Caltanissetta – per la Chirurgia generale e l’Anestesia e Rianimazione, anch’essi infatti, nonostante gli organici ridotti all’osso, sono obbligati a rimpolpare le fila oramai scarne degli organici dei P.O. di Mazzarino, Niscemi e Mussomeli. E che dire del Pronto Soccorso, i cui medici e infermieri sono quotidianamente sottoposti a carichi di lavoro aberranti, vista l’esiguità dell’organico con cui gestire ben 2 reparti (reparto di Emergenza Urgenza , reparto di Osservazione breve), dove a fronte di un organico previsto di 30 unità ci sono solo 17 addetti, fra medici e infermieri. Inoltre basta guardare i documenti relativi ai turni di lavoro per scoprire che sono sottoposti a turni che vanno dalle 7 del mattino fino alle 21. Da oggi, inoltre, scadono i contratti di 9 infermieri di cui solo 2 saranno rimpiazzati. Se non si riuscisse a trovare altro personale disponibile a coprire i turni sarebbe impossibile garantire l’erogazione del servizio in piena sicurezza per l’utente. Tutto ciò a fronte della direttiva dell'assessorato che dà tutte le possibilità ai commissari per coprire la carenza di personale nei punti di pronto soccorso”.
“A questo quadro sconfortante – conclude Giancarlo Cancelleri – si aggiunga che i budget di molti reparti – Neurochirurgia , Chirurgia Vascolare e Ortopedia in testa – sono stati ridotti di ben oltre il 10% previsto dalla norma attinente alla Spending review, e in ragione di ciò è stata sensibilmente ridotta la programmazione degli interventi, provocando l’aumento dei pazienti in lista d’attesa che, non potendo usufruire del servizio chirurgico di alta specializzazione precedentemente erogato, sono costretti a rivolgersi a strutture esterne alla provincia, alimentando quel pendolarismo terapeutico che dovrebbe essere obiettivo da scongiurare. A tutto ciò dovrebbe rispondere il commissario Virgilio, il resto sono solo macchinari costosi che troppo poco vengono utilizzati”.