Pubblicato il: 22/09/2024 alle 08:39
Era il 3 settembre. Il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro brindava insieme ai suoi colleghi di San Cataldo e Niscemi, Gioacchino Comparato e Massimiliano Conti, quest'ultimo presidente dell'Ati, per la messa in funzione di due nuovi pozzi che avrebbero dato “benefici” alla città di Caltanissetta. Il sindaco Tesauro dichiarava testualmente che i nuovi pozzi “grazie ad una soluzione tecnica pianificata da Caltaqua e condivisa con Siciliacque” avrebbero garantito “nuove risorse per una portata complessiva di circa 35 litri di acqua al secondo. Inoltre, grazie a questa soluzione individuata, sarà possibile recuperare delle perdite che incrementeranno il beneficio a circa 50 l/s”. Il primo cittadino aggiungeva: “Queste risorse andranno a compensare la riduzione dei prelievi dall’invaso Ancipa. Si prevede infatti una nuova riduzione, che si sommerà a quella applicata i primi di agosto, di risorse a partire da inizio settembre e pertanto grazie alla messa in funzione di questi pozzi privati sarà possibile evitare un ulteriore allungamento dei turni di distribuzione che invece sarebbe stato inevitabile con conseguenze molto negative sull’utenza di Caltanissetta e di San Cataldo”. Da quell'annuncio che aveva fatto sperare tanti nisseni, ma non erano pochi quelli che guardavano a queste dichiarazioni con scetticismo, sono passati esattamente 19 giorni. E adesso la situazione è più critica che mai. I turni si sono allungati da 5 a 7 giorni. Ma questa mattina i tanti che aspettavano l'arrivo dell'acqua hanno dovuto fare una nuova amara scoperta: dai rubinetti non scende neanche una goccia. Intanto ieri si è arrivati al quarto giorno di proteste in piazza. Le mamme del centro storico, insieme ai loro bambini, hanno gridato tutta la loro rabbia e indignazione per questa situazione ormai insostenibile. E ancora una volta sono dovute intervenire le forze dell'ordine, cooordinate dalla questura di Caltanissetta, per evitare che la situazione degenerasse. E mentre la gente è esasperata in questi giorni si registravano scene al limite del surreale. Con la protesta accesa, accesissima da una parte, e dall'altra le manifestazioni del settembre nisseno che, a pochi metri di distanza, continuavano come se nulla fosse. Senza un attimo di interruzione. I cittadini sono stanchi di proclami. Non si discute l'impegno. Ieri l'amministrazione comunale ha messo a disposizione pick up e autobotti per i residenti del centro storico ma forse sarebbe più onesto da parte delle istituzioni ammettere che c'è un problema, grave, e che al momento, nonostante si faccia di tutto per fronteggiarlo la situazione sta diventando insostenibile.
SE NON SIETE CAPACI DI GESTIRE I PROBLEMI CHE ATTANAGLIANO CALTANISSETTA DIMETTETEVI, MA FATELO IN FRETTA PERCHÉ IL POPOLO SI È ROTTO LE SCATOLE.
purtroppo patiamo una classe politica incapace a prescindere dal partito di appartenenza. le soluzioni si dovevano trovare qualche mese prima quando già si prevededeva questa situazione. Alcuni rappresentanti della precedente giunta che ora sono presenti in comune dovrebbero avere la dignità di stare zitti dato le loro responsabilità. Penso che debba intervenire la prefettura con un commissario e toglierci dalle scatole questi incapaci.
È innegabile che purtroppo ad oggi il problema non si riesca ancora a gestire nel migliore dei modi. Sicuramente l’attuale giunta comunale sta lavorando e sta dando il massimo, purtroppo lo sforzo che ci stanno mettendo non sta ancora portando soluzioni che possano migliorare la situazione nel lungo termine.
Chi veramente dovrebbe invece vergognarsi è la VECCHIA AMMINISTRAZIONE che dal mese di febbraio (in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza), fino a quello di giugno (mese in cui finalmente e fortunatamente ha finito il mandato) NON HA COMPLETAMENTE FATTO NULLA!
Speriamo che la magistratura apra un’inchiesta e che “il colpevole”, anziché fare i soliti e giornalieri post su Facebook, ne paghi le conseguenze!
Mi devo ricredere su Furio, e debbo fare anche i complimenti per il commento postato. Tutto giusto, il problema della crisi è da ricercare a ritroso, perché Gambino è Caltaqua, e Silacque, non hanno programmato nulla per ovviare alla crisi idrica, si sono solo cullati e messi nelle mani del buon Dio, forse se piove risolveremo tutto, ma è andata diversamente da come prevedevano. Noi di pazienza Zero, quindi protesta dura senza paura.