“PROVO VERGOGNA! Le foto, pubblicate oggi su La Sicilia, raccontano di una grande vergogna che riporta, a Caltanissetta, le lancette dell'orologio a decenni indietro, quando l'acqua, il bene pubblico per eccellenza, veniva erogata ogni 7/10 giorni, mortificando i cittadini ed obbligandoli ad attrezzarsi di recipienti e bidoni. A quel tempo l'acqua (che costava poco ai cittadini) veniva gestita da enti pubblici. Per ottimizzare il servizio si affidò la gestione a privati, con un contratto trentennale, con la garanzia contrattuale di investimenti infrastrutturali per erogare l'acqua h24 e di risarcimenti in caso di inadempienze, aumentando i costi per i cittadini”. Così l'ex sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo sulla propria pagina facebook nel commentare la grave crisi idrica che sta colpendo la città, con cittadini costretti a fare la fila con i bidoni nelle autobotti. “Fino a pochi anni fa – continua Giovanni Ruvolo – con una pressione da parte dell'amministrazione comunale su Caltacqua e Sicilacqua, la mia città poteva vantare una erogazione puntuale, e la battaglia di allora riguardava la riduzione dei costi per i cittadini e la pressione sull'amministrazione regionale affinché provvedesse ad un piano per la gestione delle acque, investendo sulle dighe esistenti (per essere finalmente collaudate), per costruirne di nuove (vedi Blufi) e per dotarsi di dissalatori. Di tutto questo nulla è stato fatto, e da questo inverno, quando la crisi idrica a causa della siccità era prevista da tutti, si è assistito ad un immobilismo politico irresponsabile. Oggi Caltanissetta è amministrata da una giunta di centrodestra, che in campagna elettorale aveva assicurato di avere un canale diretto con il governo nazionale e regionale. Conosco bene l'attuale sindaco e ne apprezzo la serietà e l'impegno. Si prodighi allora, sulla base di queste coperture, a fare in modo che i nisseni non vengano ancora mortificati come nei decenni passati subendo il danno di un'erogazione ogni 7/10 giorni e la beffa di pagare a caro prezzo le bollette, oppure il bluff sarà sotto gli occhi di tutti. Si impegni, attraverso i diretti rapporti politici, a far partecipare al prossimo consiglio comunale in cui all'ordine del giorno si parlerà di emergenza idrica il presidente della regione, il responsabile della protezione civile regionale, i responsabili di Sicilacque e Caltacqua, per dare risposte serie e puntuali ai cittadini nisseni, alle aziende del comparto agroalimentare e dei pubblici esercizi, che non sono cittadini di serie Z. E se questa amministrazione non riuscirà in questo, almeno faccia 2 azioni: 1. Segnali alle autorità giudiziarie le mancanze e le responsabilità per i danni subiti dai cittadini; 2. Risolva i possibili conflitti di interesse (se questa amministrazione pensa che ci siano) che potrebbero impedire di far valere le ragioni dell'interesse pubblico. Se il Sindaco farà tutto questo i cittadini saranno dalla sua parte, ne sono certissimo, perché conosco bene la mia gente che non merita questa vergogna”