Pubblicato il: 27/12/2013 alle 10:31
Il Ciapi di Priolo ha bandito una selezione pubblica per soli titoli per l'assunzione con contratto a tempo determinato di 1.415 persone. Servono 60 responsabili di processo, 514 formatori, 321 tutor, 182 segretari didattici, 182 segretari amministrativi e 156 ausiliari. Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione, è pubblicato sui siti online del Ciapi di Priolo www.ciapiweb.it e della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro.
Una sorta di salvagente per per gli operatori della formazione professionale siciliana rimasti senza contratto perché dipendenti in strutture coinvolte in inchieste giudiziarie o perché licenziati. Il Ciapi di Priolo, ente regionale che si occupa di attività formative, ha pubblicato il bando che mette a disposizione 1.415 posti per una durata di sette mesi con contratti di 36 ore settimanali, tutti ulteriormente prorogabili. A disposizione ci sono 35 milioni di euro di fondi comunitari che garantiranno l’avvio dei corsi per una platea di 5.700 allievi. Per presentare le istanze ci sono trenta giorni di tempo a partire dalla pubblicazione dell’avviso (avvenuta venerdì 20 dicembre) sul sito della Regione o sul sito del Ciapi. Il personale resterà comunque in servizio dove avevano sede le strutture di provenienza, e cioè principalmente tra Catania, Messina, Palermo ed Enna.
Ad essere assunti saranno solo i dipendenti iscritti nell’albo unico dei formatori e quindi arrivati nei vecchi enti entro il 31 dicembre 2008. Criterio che esclude nuovi ingressi nel settore. Garantiranno punteggi aggiuntivi i titoli di studio e i servizi presso enti di formazione. A giudicare le istanze sarà un’apposita commissione esaminatrice, ma il bando mira al reinserimento lavorativo di tutto il personale escluso dal sistema. I 1.415 posti includono segretari didattici, tutor, formatori, segretari amministrativi. Il personale sarà assunto con contratti full time di 36 ore. Altra novità riguarda le nuove figure che saranno formate. Uno studio condotto dall'assessorato regionale alla Formazione ha individuato dei profili maggiormente richiesti dalle imprese. Spazio dunque a esperti in energie rinnovabili, addetti alla ristorazione e operatori socio-assistenziali.