Pubblicato il: 30/12/2013 alle 16:31
Campisi, Milazzo e Zurli
Per Michele Campisi è il momento di fare i bilanci. Ma stavolta non c'entra la contabilità finanziaria che per lui è pane quotidiano, quanto piuttosto è l'ora di consuntivi politici e amministrativi. Per il sindaco di Caltanissetta non è soltanto tempo di consuntivi dell'attività svolta nel 2013 che se ne sta andando, ma una carrellata di 5 anni di sua presenza a Palazzo del Carmine dove spera di ritornare a giugno per bissare il mandato. Oggi il sindaco ha incontrato la stampa per tracciare un bilancio dell'attività svolta dalla sua Amministrazione, oggi schierata in risicata parte. Qualche assessore a letto con l'influenza, altri presi da impegni istituzionali. Presenti soltanto Andrea Milazzo con delega all'Urbanistica e Laura Zurli, assessore alla Scuola e Cultura.
Tanti elogi, ma poca autocritica del sindaco
Un incontro a tratti autoreferenziale, dove Campisi ha celebrato – com'è legittimo che sia per un sindaco che tira le somme – la sua attività e quella della Giunta ma su un'altra vasta gamma di aspetti e problemi irrisolti nella nostra città, il sindaco non ha fatto autocritica o s'è riconosciuto delle minime colpe quando è stato sollecitato a fare qualche “mea culpa”.
“Spesso sono stato accusato di essere poco comunicativo con i giornalisti e di non sapere parlare alla città, e non lo metto in dubbio. Ma abbiamo dato più spazio al lavoro”, ha esordito Campisi nell'incontro che s'è svolto nella sua stanza. Il faccia a faccia col primo cittadino s'è aperto con un augurio rivolto ai nisseni per l'anno che verrà. “Alla città dico di avere più fiducia per il 2014. Sebbene questo sia stato un anno di crisi, l'ente Comune Caltanissetta ha risposto bene. Vent'anni fa il Comune, insieme all'Usl, rappresentava la prima azienda della nostra città con mille dipendenti. Oggi abbiamo 487 dipendenti e nell'arco di un decennio abbiamo perso 400 unità. O si cambia modo di fare e di pensare – ha aggiunto Campisi – o un Comune non riesce a dare risposte ai cittadini”. Un ente che si ritrova con meno entrate da Stato e Regione, ma nonostante tutto Campisi ha elogiato la sua Amministrazione per aver fatto risparmiare ai nisseni sulla Tares una cifra pari al doppio della Tarsu e mal interpretata al momento del conguaglio. E poi il regolamento Anti-corruzione (“Siamo stati tra i primi Comuni in Sicilia e in Italia ad adottarlo, presto ritireremo un premio per la pubblica amministrazione trasparente”), ma anche sul fronte delle opere pubbliche Campisi ha detto la sua citando i piani Pisu e Pisst. Ottanta milioni di euro di progetti finanziati come la Grande Piazza, un'altra piazza alla Salita Matteotti con l'apertura di uno spazio museale, il finanziamento per la messa in sicurezza della collina Sant'Anna che costerà 3milioni di euro e ancora le 75 telecamere che a breve vigileranno sulla città ottenute tramite il Pon Sicurezza e altri 205 “occhi elettronici” richiesti.
“Recupero rione Provvidenza, scommessa vinta. Finora spesi soldi solo per il concorso”
Fra i suoi fiori all'occhiello, il sindaco ha elencato l'avvio della riqualifica del quartiere Provvidenza nonostante la pioggia di critiche da parte di alcuni professionisti nisseni sull'iter dell'intervento. “Mi sento soddisfatto per il lavoro fin qui svolto. Ricordo che si erano spesi 400mila euro soltanto per il concorso di idee e non di progettualità. Chi oggi critica sono le stesse persone che hanno progettato i chioschi commerciali sparsi per la città che hanno fatto morire il mercato Strata ‘a Foglia e alcuni dei quali sono non conformi con il Codice della Strada come quello di via Paladini, ma hanno ottenuto l'autorizzazione”.
“Troppa illegalità nei servizi sociali, abbiamo ripristinato le condizioni di legalità nel settore”
Capitolo solidarietà sociale. ”Siamo stati visti come quelli che non hanno fatto nulla. Abbiamo realizzato un lavoro amministrativo perchè vigeva una confusione eccessiva. Oggi abbiamo messo tutto a posto, anche se parliamo di povertà”. Il sindaco ha parlato di caos nel comparto solidarietà di Palazzo del Carmine, frequentato da un esercito anche di finti poveri. Gente che presentava false dichiarazioni dei redditi per ottenere contributi e case popolari, ragazze madri che non erano mai state in gravidanza e poi gli alloggi popolari occupati abusivamente. “Legalità vuol dire anche avere le carte a posto”, ha detto ancora il sindaco che ha affrontato anche i rapporti poco idilliaci col Consiglio comunale. La bocciatura del bilancio consuntivo per Campisi è stato solo un fattore politico in quanto il commissario inviato dalla Regione lo ha approvato in due sedute. Il sindaco Campisi ha assicurato di avere una città più pulita, soprattutto ora che l'Ato non c'è più. Con la Srr che presiede e alla quale l'affaire rifiuti passerà direttamente alla gestione del Comune, il sindaco ha assicurato di volere modernizzare il servizio “con una raccolta differenziata al 65% e il servizio porta a porta in alcuni quartieri”.
Il sindaco inoltre ha respinto al mittente le accuse di non aver finanziato diversi eventi. Ha difeso la scelta di aver sostenuto manifestazioni come il Festival Città di Caltanissetta, il Med Moda, il Kalat Film Festival e il Torneo di Tennis per il quale il Comune ha sborsato un contributo da 70mila euro, ricevendo numerose critiche.
Caso Nissa: “Non concedo contributi per sanare debiti, ma per rilanciare la squadra”
C'è stato spazio anche per parlare della massima espressione calcistica della città. La Nissa. Campisi ha difeso l'azione della sua Giunta, accusata di non aver appoggiato il progetto di recupero della squadra sprofondata in Eccellenza. “Ho cercato fino all'ultimo di aiutare questa squadra – ha detto Michele Campisi – Ingenerosamente si dà la colpa al Comune che non l'ha aiutata. Io prima di finanziare qualcosa devo avere un progetto. E i soldi che ci erano stati chiesti servivano per pagare debiti pregressi, non a rilanciare la squadra. Va detto che noi nisseni siamo bravi solo a parlare. Non c'è stata ricerca di uno sponsor che doveva caricarsi un campionato dal costo si 200mila euro. Mi dispiace che la Nissa non ci sia più e che sia fallita. Siamo stati criticati per far pagare gli impianti sportivi, ma voglio sottolineare che spendiamo 45mila euro di luce al mese solo per illuminare lo stadio Palmintelli. Questo stadio non era agibile quando non ero sindaco e abbiamo lavorato perchè lo diventasse. Così anche per il teatro “Margherita”, dove ai tempi il visto veniva concesso spettacolo per spettacolo. Questo significa sana amministrazione”.
“Se la Provincia esce dal Consorzio, rischiamo di perdere il corso di laurea in Ingegneria”
Campisi ha toccato anche il tasto del grado di vivibilità che viene assegnato annualmente a Caltanissetta dalle statistiche nazionali. “Quest'anno siamo risaliti di 5 posizioni rispetto a Napoli che è città metropolitana, ma nessun giornalista mi ha chiamato per chiedere il parere a differenza di quando la città era agli ultimi posti”. Non si poteva non parlare di Università, e in tal senso il sindaco ha lanciato l'allarme perchè la Provincia regionale essendo socio di maggioranza insieme al Comune all'interno del Consorzio universitario ha deliberato il 50 % in meno del contributo. “Il presidente del Consorzio Emilio Giammusso ha detto che se ciò accadrà c'è il rischio di chiudere il corso di Ingegneria elettrica. C'è da rivedere tutto, il rapporto fra i soci del Consorzio deve essere paritetico”.
“C'è chi vuole mortificare l'ospedale di Caltanissetta, manca personale. Crocetta si dia una mossa”
Fra gli argomenti discussi con i cronisti, il sindaco ha voluto anche parlare della sanità. Ha detto chiaro e tondo che “ci sono azioni tendenti a mortificare l'ospedale “Sant'Elia” e ciò ha spinto la conferenza dei sindaci a bocciare il piano sanitario dell'Asp. Per questo motivo Campisi se l'è presa col presidente della Regione Rosario Crocetta, pressandolo affinchè nomini i manager delle Asp e tolga gli attuali commissari. A proposito dell'ospedale nisseno, il sindaco ha ribadito che ci sono
reparti in difficoltà a causa di poco personale “ma non per colpa dei medici e degli infermieri, che sono angeli, che nonostante tutto spesso garantiscono il servizio anche ai cittadini provenienti dai paesi delle province di Palermo e Agrigento.”.
“Troppe cause affidate agli avvocati nisseni, con l'Ufficio Legale risparmieremo molti soldi”
Infine Campisi ha parlato della Polizia Municipale. “Finalmente abbiamo un comandante che ha vinto un regolare concorso e si sta impegnando per ristrutturare il modo di fare e di pensare nel Corpo. Stiamo definendo l'iter per l'istituzione dell'Ufficio legale del Comune che sarà diretto dall'avvocato Daniela Sollima, togliendo così diverse consulenze che ci permettono di risparmiare. A Caltanissetta abbiamo un Foro composto da eccellenti professionisti, ma è vero che non potevamo permetterci che un avvocato che difendeva il Comune in una causa, in un'altra causa ce lo ritrovavamo contro. Abbiamo risparmiato anche sul modo di amministrare, ripartendo le direzioni. Oggi abbiamo sei assessori e cinque dirigenti a differenza di prima che esistevano otto assessori e otto dirigenti”.
“Il Comune vuole creare una bottega solidale per i meno abbienti”
Campisi ha anche parlato dell'idea – ancora sulla carta – elaborata dall'assessore alle Politiche sociali Giuseppe Firrone di creare una sorta di negozio pubblico-solidale dove portare indumenti da consegnare ai cittadini meno abbienti. Bottega che dovrebbe essere ospitata in alcuni locali comunali alla Badia o in via Malta. Ma su questo progetto curioso, Campisi non ha offerto altri particolari.
Gli unici rimproveri che Campisi si è concesso sono relativi ad alcuni aspetti della sua azione amministrativa. “Come per esempio la regolamentazione delle delle bancarelle natalizie, non avendo questo Comune un regolamento che disciplina la sistemazione” o di non aver avviato un contenzioso con l'Asp per 700mila euro come rimborso di servizi offerti.
“Pian del Lago 2 occupato dagli immigrati? Abbiamo chiesto un risarcimento dei danni”
Al sindaco è stato chiesto se il Comune non sia rimasto troppo a braccia conserte sulle condizioni di degrado dell'impianto sportivo Pian del Lago 2 diventato un campo profughi occupato abusivamente da decine di stranieri e nel frattempo vandalizzato. Chi pagherà i danni subiti alla struttura di cui i nisseni non possono usufruire? Campisi ha risposto che del caso aveva personalmente interessato il ministro dell'Interno Angelino Alfano a cui ha detto di aver chiesto il risarcimento dei danni, anche se il sindaco ha ammesso di credere poco al rimborso. “Stiamo però valutando una soluzione alternativa, ossia di poter utilizzare come risorsa lavorativa queste persone ma mi dicono che un rifugiato politico non può essere toccato per le sue condizioni umanitarie”.