“Innanzitutto dobbiamo pensare a come risolvere i problemi nell’immediato per i cittadini. Le cause della crisi idrica sono in parte strutturali in parte dovute alla siccità. In questo momento il problema è il reperimento di acqua sicura, certa e immediata”. Lo ha detto Salvatore Cocina, dirigente generale della protezione civile in Sicilia, intervenuto in collegamento on line al consiglio comunale straordinario sull’emergenza idrica che questa mattina si è tenuto a Caltanissetta.
“Purtroppo – ha continuato Cocina – le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento dipendono per il 50% dal prelievo degli invasi. La diga Ancipa con le piogge degli ultimi giorni non si è riempita, se non di qualche centimetro e tra l’altro in questo momento non abbiamo speranze di pioggia. La soluzione per mitigare tutto questo è cercare pozzi”.
“I sindaci conoscono il territorio – ha affermato Cocina – non lo conosco io. A Caltanissetta la situazione è difficile perché l’acqua è sulfurea, gessosa, quindi acqua non buona. In questo momento i pozzi trovati sono una ventina. Bisognerebbe comunque mettere in pozzi in funzioni entro novembre. Nelle more onestamente non vedo altre soluzioni per aumentare la dotazione di acqua. Quindi acceleriamo i lavori. Se occorre un potenziamento delle autobotti lo facciamo. Tutto quello che possiamo mettere in campo lo facciamo e se ci sono proposte immediate che possiamo esaminare sono a disposizione. In questo momento bisogna parlare ai cittadini di prospettive realistiche. Qualcuno chiedeva perché tutte queste perdite. Perché la rete è vecchia. Si perde il 15% di acqua. Per questo abbiamo dato disposizione a Siciliacque di fare riparazioni programmate”.
cucina finiscila cn questi pozzi sembra un giradischi chi lo a messo alla protezione civile questo
che incominci a cercarli…..se li trova.
Luminare pagato profumatamente