Pubblicato il: 02/01/2014 alle 20:19
I suoi innumerevoli di scatti restano l'eredità che resta a questa città. Un patrimonio variegato, coloratissimo, travolgente. Riduttivo dire che Augusto Serpente, 55 primavere alle spalle, è stato soltanto un fotografo. E' stato molte altre cose nella sua lunghissima carriera, stroncata prima di Natale da una improvvisa malattia che da allora l'ha costretto su un letto d'ospedale a Catania dove oggi, intorno a mezzogiorno, se n'è andato per sempre. Il nome di Augusto Serpente non è soltanto legato ai suoi clic finiti su riviste patinate e book fotografici, apprezzati dalle migliori agenzie di moda. No, perché la figura di Augusto Serpente è legata ai ricordi di questa città per il suo “Millenium Records”, storico negozio di dischi con tre vetrine che si affacciavano su viale Sicilia nell'era dei paninari, diventando un punto di riferimento per le giovani generazioni. E fra quelle mura, Serpente ha imparato l'arte della fotografia. L'esperienza negli studi di Radio Cl1, poi l'apertura di un laboratorio di serigrafia in viale Trieste dove chiunque poteva stampare magliette e lanciare la propria tendenza. Se ne va insomma un altro pezzo della gloriosa Caltanissetta, di chi ha lasciato una traccia, una esperienza positiva da raccontare in questa città, madre di molti talenti. Un padre che mancherà a Gloria e Stella, le sue adorate figlie, e a tutti i familiari che in queste ore hanno manifestato l'intenzione di donare gli organi. Un bellissimo gesto d'amore. Come dire che di Augusto, del suo talento, delle sue passioni, resti eternamente qualcosa in qualcun altro.